Trieste, camuffava le auto rubate per venderle all'estero: arrestato

TRIESTE Gli investigatori della sezione “reati contro il patrimonio” della Squadra Mobile di Trieste hanno arrestato per il reato di riciclaggio e altro A. Dragan, cittadino serbo del 1968, residente a Trieste, gravato da numerosi reati contro il patrimonio. L'uomo è già stato destinatario di un'espulsione dal territorio nazionale, ma è rientrato illegalmente in Italia.
I poliziotti stavano cercando delle prove in merito al furto di una vettura a Monfalcone. Hanno così effettuato ricerche nei pressi di alcuni box auto nella zona di via Baiamonti. Sul retro di uno stabile, all’interno di un garage, hanno intravisto la sagoma di un’auto di piccole dimensioni di colore bianco, uguale a quella rubata poco prima. Leggendo la targa, però, risultava abbinata a altro tipo di vettura, risultata poi regolarmente parcheggiata in provincia di Rovigo.
In serata, il 50enne è rientrato nel box, fatto che ha consentito agli investigatori di fare irruzione e accertare che l’auto parcheggiata fosse effettivamente quella rubata, ma con diverse targhe clonate applicate.
La vettura presentava alcune parti del cruscotto e le serrature della portiera dal lato guida smontate, il cofano anteriore aperto e all’interno dell’abitacolo erano posizionati alcuni strumenti elettronici attaccati al sistema di avviamento del motore.

Nel corso della perquisizione sono stati rinvenuti diversi telecomandi elettronici, serrature di autovetture, chiavi per accensione, porta targhe per auto, nonché numerosi attrezzi e dispositivi elettronici del tipo centraline di autovetture, targhe falsificate o riconducibili a mezzi già rubati, nonché targhette con numeri di telaio. È verosimile ritenere che il cittadino serbo, rubate le auto, si adoperasse per modificarne i sistemi di apertura, le targhe ed i numeri di telaio per renderle non riconducibili a fatti di reato, portandole poi all’estero per rivenderle ed ottenere un indebito profitto.
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