Trieste, cantiere “lumaca” in piazza Ponterosso

Lavori che proseguono a rilento, giornate in cui non si vede un operaio al lavoro, polvere e tanti disguidi. Il cantiere legato al retyling di Ponterosso continua a suscitare polemiche. Soprattutto per la lentezza con la quale, secondo più di qualcuno, la ditta incaricata sta eseguendo i lavori. L’altra mattina alle 10 nell'intero cantiere non c'era un solo operaio. Nel pomeriggio, verso le 15, se in tutta la piazza se ne contavano solo due: una ragazza intenta a spostare le pietre con una piccola ruspa e un giovane di origini asiatiche intento a indirizzarla. Stop.
Un ritmo di lavoro che sta facendo andare su tutte le furie commercianti, gestori di esercizi pubblici e residenti della zona. E anche chi non aveva espresso contrarietà alla riqualificazione di quell'area, ora storce il naso. Goran Viler e il figlio France, dell’omonimo salone di acconciature che si affaccia sulla piazza, aggiornano con puntualità attraverso la loro pagina Facebook lo stato di avanzamento lavori. «È imbarazzante, - confermano - andando avanti così resteremo in queste condizioni per tempi indefiniti. Senza contare i disguidi che subiamo causa la polvere e l'assenza di parcheggi per i nostri clienti». Ma quello che fa rabbrividire Viler è il modo in cui vengono trattati i vecchi masegni. «Buttati da una parte all'altra senza cura, - osservano - li spaccano, come se non avessero alcun valore. Non si capisce poi perché, vista la bellezza di queste antiche pietre, si sia preferito utilizzare il cemento per fare i marciapiedi».
«Se i lavori si devono fare a discapito delle attività presenti nella zona - sostengono i commercianti -, almeno l'amministrazione si preoccupi di farli procedere a ritmi elevati». E invece si vedono «uno, due, massimo tre operai al giorno - indicano i gestori del Red Bridge Cafè di via Genova - e spesso nemmeno uno per l'intera giornata». Chi lavora nei negozi che si affacciano sulla piazza, racconta di «due persone di origine cinese che, con il sole cocente, al riparo sotto ad un ombrellone, tagliano con una flex le pietre. Sembrerebbe senza protezioni tipo occhiali, cuffie anti rumore e copricapo a norma». «Dalle rilevazioni del conta persone che ho sistemato all'ingresso del negozio - dichiara il titolare del punto Vodafone di via Genova - il numero di clienti entrati dall'inizio dei lavori è diminuito del 50 per cento. Un dato che inevitabilmente ci fa andare su tutte le furie quanto constatiamo poche forze lavoro e tanta lentezza».
Ma l'assessore ai Lavori Pubblici, Andrea Dapretto, rassicura commercianti e residenti: «Nessun ritardo, stiamo rispettando il cronoprogramma». Dunque i tempi rimangono invariati: l’intervento, iniziato a marzo, avrà una durata complessiva di 300 giorni. Questo significa che a fine estate sarà completata la parte della piazza che ospita la fontana monumentale del “Giovanin”, mentre entro la fine dell’anno sarà pronto anche l’altro lato, quello un tempo occupato dai parcheggi. Poi ci si concentrerà sulla riqualificazione della via Genova. Riguardo ai vecchi masegni l'assessore non riscontra problemi garantendo che «è tutto sotto controllo della Soprintendenza: le pietre rotte o non adatte vengono depositate nei magazzini del Comune». ©
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