Trieste, Center Casa si espande in corso Saba

TRIESTE Ha cominciato in periferia, adesso marcia verso il centro. L’imprenditore veneziano Francesco Fracasso, dopo aver “esordito” con l’ex concessionaria auto Dino Conti in zona industriale, ha spostato il raggio d’azione della sua società Cervet in Barriera Vecchia, dove in corso Saba risistemerà rapidamente la sede, che in passato aveva conosciuto i fasti commerciali del “Lavoratore” e di “Universaltecnica”: la nuova versione porterà il marchio “Center Casa”, allestirà oltre 40 mila prodotti (dai casalinghi ai giocattoli e alla cartoleria) su una superficie di oltre 3 mila metri quadrati, sarà in grado di ripartire già in novembre, giusto per mietere i frutti del Natale. Un investimento di 7,5 milioni di euro che darà lavoro a una trentina di addetti.
Fracasso ha pronto altri due “colpi”, i cui dettagli renderà noto in luglio: saranno piazzati sempre in centro e riguarderanno ancora la grande distribuzione. Ieri all’ora di pranzo ha illustrato le sue operazioni triestine, definendosi uno “sviluppatore”, cioè un imprenditore che rileva immobili per ristrutturarli, ripensarli e destinarli soprattutto alla grande distribuzione commerciale: infatti all’ex Dino Conti, dove il cantiere partirà a luglio e si chiuderà nella primavera 2017, arriverà il colosso tedesco Obi, già presente nella vicina Capodistria. Lì, tra via Flavia e strada della Rosandra, ci saranno una settantina di chance lavorative, tra assunti e stagionali.
E, come abbiamo visto, in corso Saba porterà Global Ingross, azienda veneta presente con 14 punti-vendita nel Nordest, che sventolerà il brand “Center Casa”, conosciuto dai triestini per i negozi in via Battisti: all’incontro di ieri c’era il presidente del gruppo Vinicio Palasgo. Nell’arco di una attività professionale ultratrentennale Fracasso ha ormai censito 143 lavori eseguiti per la grande distribuzione.
Fino a non molti anni fa l’imprenditore della Terraferma veneziana, che ha il suo quartier generale a Mirano, non conosceva Trieste da un punto di vista lavorativo. L’occasione, per buttare l’occhio sull’area giuliana, gli venne data dal costruttore vicentino Maltauro, all’epoca interessato a uno sbarco in Porto vecchio, insieme alla Rizzani De Eccher. Non se ne fece niente ma a Fracasso Trieste piacque. Così prese contatto con il Comune per verificare il sentiment dell’amministrazione e si mise alla cerca di possibili affari. Così riconvertirà l’ex Dino Conti e l’ex Universaltecnica, consegnandole a gestioni commerciali specializzate.
Che il “sentiment” con l’amministrazione uscente si sia mantenuto buono, è confermato dall’arrivo al “Bagatto”, dove Fracasso ha parlato dei progetti presenti e futuri, di ben tre assessori: Edi Kraus, Andrea Dapretto, Elena Marchigiani. Convinti che Trieste abbia ricominciato ad attrarre investitori, perchè Fracasso non è un semplice e lieto episodio. «Barriera Vecchia - comincia Kraus - potrà rivivere con nuovi insediamenti commerciali. Il dettagliante tradizionale non subirà conseguenze negative, perché iniziative come Center Casa hanno capacità attrattiva di clientela». «Il centro città prosegue oltre piazza Goldoni - aggiunge la Marchigiani - il nostro obiettivo è rivitalizzare nuovi punti, come dimostrano le pedonalizzazioni realizzate tra Barriera Vecchia e l’asse di via Carducci». L’avanzata verso Barriera Vecchia ha lo stesso significato - interviene Dapretto - dell’operazione impostata in Borgo Teresiano, finalizzata a individuare nuovi assi di sviluppo per la vita sociale ed economica del territorio.
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