Trieste, chiude l’ultimo negozio della “dinastia” dei Cesca

TRIESTE Valentina Cesca è l'ultima rappresentante in attività di una vera e propria dinastia di commercianti triestini. Per oltre un secolo i suoi parenti e antenati hanno aperto e chiuso negozi in tutta la città, segno di una forte vocazione agli affari ma anche, racconta, del carattere piuttosto litigioso della famiglia. Nei prossimi giorni Valentina Cesca chiuderà per l'ultima volta la serranda del negozio di via San Francesco 2 in cui vende gadget, articoli da regalo e altri prodotti.
Sebbene un punto vendita di articoli da cucina a nome Cesca permanga in via Mazzini (ma gestito da un ex dipendente della famiglia), la signora è l'ultima della dinastia ad essere in affari, e con lei si chiuderà una vicenda secolare.
«La storia della mia famiglia? - dice Valentina -. I Cesca sono arrivati a Trieste circa a metà Ottocento. Da subito entrarono in attività nel settore degli oggetti da cucina. Il più antico registro degli incassi della famiglia che mi sia capitato di vedere risaliva al 1908». Nel corso del tempo i Cesca aprirono numerosi negozi qui e là a Trieste: «A dire il vero la ragione sta nel fatto che siamo sempre stati una famiglia litigiosa - racconta la negoziante - e ogni volta che si “baruffava” un membro apriva un negozio nuovo».
Quel che è certo è che tutti gli empori comparsi a loro nome a Trieste appartenevano a questo o quel membro della famiglia: «Mio padre Giovanni dopo gli anni '70 fu l'ultimo a lavorare in via Mazzini - racconta Valentina Cesca -, poi nel 1999 ha aperto l'attività di cui io ora sono titolare in via San Francesco. Lui chiuse nel 2002 e io ho mantenuto il negozio fino a oggi».
La storia della famiglia è raccontata anche in una lettera che Giovanni Cesca scrisse nel 1982 alla Camera di commercio di Trieste, che qui riportiamo: «La ditta che ho l'onore di rappresentare è stata fondata da mio bisnonno Giovanni Martino Cesca verso la fine del 1800, in un piccolo negozietto di via Carducci. Ai primi del '900, si trasferisce in via Nuova, numero 22 (oggi via Mazzini), dove rimane fino al 1909. Alla morte di Giovanni Martino, i figli Carlo e Giovanni Cesca (mio nonno), si trasferiscono al numero 19, sempre della stessa via Nuova e vi rimangono fino al 1934. Chiuso il negozio al numero 19, mio nonno Giovanni ne apre subito un nuovo, al numero 17 dove continua l'attività con i figli Mario e Romeo (mio padre).
Nel 1969 anche Mario e Romeo si ritirano dall'attività e rilevo io l'azienda, iniziando una trasformazione lenta ma costante su tutti gli assortimenti di merce culminata nel restauro completo del negozio avvenuto nell'aprile 1982. L'unico documento che sono riuscito a rintracciare, a parte le fotografie dei vecchi negozi, è un libro cassa del negozio di via Nuova 19 che registra il periodo gennaio 1913 - giugno 1927».
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