TRIESTE, CITTÀ DELLA SCIENZA E DELLA RICERCA
MATTEO UNTERWEGER. TRIESTE, ANNO 2040
Trieste città della scienza e della ricerca. Quindi, dell’innovazione. Un ruolo riconosciuto non solo in Friuli Venezia Giulia, non solo in Italia, ma anche in ambito internazionale.
Oggi, nel 2040, le eccellenze stanno compiendo quel salto di qualità auspicato ancora nei primi 15 anni del secolo in corso: un balzo che è stato improntato a una sempre maggiore connessione con il mondo economico, con conseguenti ricadute dirette e indirette in ambito produttivo.
La strada era stata tracciata da tempo dal Consorzio per l’Area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste, una delle realtà vigilate direttamente dal ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e che gestisce Area science park (dove sono insediate decine di aziende) ed è titolare del Coordinamento degli Enti di ricerca (Cer) del territorio. Cer è un’iniziativa di networking (creare e governare relazioni) di centri nazionali e internazionali, degli atenei e dei parchi scientifici e tecnologici localizzati in Friuli Venezia Giulia.
CONTINUA NELLA SECONDA DELL’INSERTO
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