Trieste dice addio al “mondo” di Marchi Gomma

La storica azienda chiude definitivamente anche l’ultimo negozio in Borgo Teresiano: «Schiacciati da tasse e concorrenza»
Una promozione su una delle vetrine di Marchi Gomma
Una promozione su una delle vetrine di Marchi Gomma

TRIESTE. Addio Marchi Gomma. L’azienda triestina, che lo scorso febbraio aveva annunciato la chiusura di due dei suoi tre fori commerciali, ha deciso di cessare definitivamente l’attività, programmando per la prossima metà di giugno anche la chiusura del negozio storico, quello sistemato all’angolo tra via della Zonta e via Valdirivo. Spariscecosì un'altra azienda tutta triestina che ha fatto la storia del commercio di questa città. Una realtà nata nel 1912 da un'intuizione di Mario Marchi che, partendo da Parma nel 1919, arrivò con la sua attività a Trieste e nel '28 aprì lo storico negozio di via della Zonta.

Una decisione, quella della chiusura definitiva e totale, maturata nell'ultimo mese a fronte «di una pressione fiscale riservata alle aziende piccole o a quelle storiche che stanno uscendo da un momento di difficoltà - spiega Giovanni Marchi, amministratore con la sorella Vanna della storica azienda triestina - che non lascia scampo e che, invece di aiutare e avvantaggiare, affossa».

Giovanni e Vanna Marchi
Giovanni e Vanna Marchi

«La ripresa del mercato non c'è stata - aggiunge - e malgrado la Marchi Gomma spa, con la vendita dell'immobile in via della Zonta che fino a pochi mesi fa ospitava i reparti destinati alla ferramenta, abbia risistemato la sua situazione, le pressioni fiscali non sono più sopportabili». Infine una stoccata alle banche: «Due istituiti ci hanno magnificamente supportato, un altro ha tenuto un atteggiamento incomprensibile».

La Marchi Gomma tra un mese resterà solo una società destinata a gestire gli immobili di proprietà. I suoi scaffali verranno ora svuotati da un’importante svendita e sparirà così definitivamente dal panorama commerciale triestino quella sorta di paradiso della plastica, degli addobbi natalizi e pasquali, quel negozio dove chiunque andava a colpo sicuro quando in casa, in giardino o in barca mancava un contenitore, un particolare accessorio, un piccolo elemento che solo lì sapevi di poter trovare.

Marchi Gomma chiude due dei tre negozi
La vetrina di uno dei negozi Marchi Gomma (Francesco Bruni)

Resterà indimenticabile il reparto dove scegliere, tra centinaia di possibilità, qualche metro di stoffa plasticata per realizzare una tovaglia. O quello destinato agli addobbi natalizi, al carnevale, al campeggio e la spiaggia. Così come quello dove scegliere le scarpette da danza classica. Tutto super fornito.

«Per me è un momento di grande amarezza - dichiara Vanna Marchi - specialmente per la dispersione di un patrimonio aziendale fatto di cultura, professionalità, eccellenti dipendenti, affezionatissimi clienti e fornitori di grosso calibro italiani ed esteri». La chiusura di tutti i fori commerciali e della correlata attività di import- export rappresenta la perdita del posto di lavoro per 30 dipendenti. «Una scelta sofferta ma obbligata - dice Giovanni Marchi - la crisi a livello nazionale è grave ma quella a livello cittadino è ancor più profonda. Trieste sta perdendo di anno in anno muri portanti del suo tessuto commerciale ma sembra non battere ciglio».

Un’attività lunga 103 anni partita dagli pneumatici
Foto Bruni 07.02.2015 Negozi Marchi Gomma

Ma cosa ha determinato negli anni il calo delle vendite? «L’ampia concorrenza - sostiene Marchi - fatta di piccoli commercianti, grande distribuzione e, da ultimo, anche dai cinesi». La clientela abituale che mesi fa, seppur con rammarico, aveva tirato un sospiro di sollievo alla notizia che almeno il negozio storico di Marchi Gomma restava aperto, da qualche giorno regale gesti di stima al personale e ai titolari del negozio.

«Un cliente - raccontano alla cassa - venuto a conoscenza che lo sconto applicato su un articolo era finalizzato all'eliminazione della merce per chiusura, non l' ha voluto più e ha voluto pagare il prezzo pieno segnato sul talloncino».La famiglia Marchi, proprietaria dell'intero immobile che ospitava i due fori commerciali già chiusi mesi fa, ha venduto l'intero stabile ad una società che lo trasformerà in una struttura alberghiera. Per gli spazi che si libereranno a fine giugno, anche questi di proprietà della Marchi Gomma, sono già pervenute delle proposte ora al vaglio dei professionisti che affiancano i Marchi.

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