Trieste, domande in Comune per 1.141 bambini. Uno su due accolto negli asili nido

TRIESTE Sono 1141 le domande pervenute al Comune di Trieste per l’iscrizione dei bimbi ai nidi nell’anno scolastico 2019-2020. Di queste, ne sono state accolte 548. Ne erano arrivate 1093 lo scorso anno, con 576 piccoli inseriti: numeri, quindi, che si discostano di poco tra 2018 e 2019.
Le graduatorie
I dati sono riferiti alle graduatorie provvisorie, quelle definitive usciranno il 18 giugno, ma le cifre annunciate non sono destinate a cambiare di molto. Destinate invece, probabilmente, a modificarsi in futuro le “Sezioni Primavera”, che al momento non riscontrano il gradimento da parte delle famiglie. «Ai nidi abbiamo accolto una percentuale di bimbi simile a quella dello scorso anno – spiega l’assessore comunale all’Educazione Angela Brandi –, sono previste solo piccole variazioni da qui alla lista finale. Ad esempio a gennaio alcuni genitori iscrivono i figli la cui nascita è prevista poi entro maggio: se però le mamme partoriscono invece a giugno, come successo in 5-6 casi quest’anno, il bambino non può essere accettato, perché a settembre deve aver già compiuto tre mesi, quindi la richiesta viene cancellata automaticamente».
Le strutture
Tra i 17 nidi comunali e i 16 convenzionati, le strutture più richieste sono quelle centrali, come la Mongolfiera di via Tigor o Semi di mela di via Veronese. Il nido è aperto dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 17.30. L’orario di permanenza è flessibile, viene concordato con la famiglia, ed è possibile scegliere una delle tre fasce: fino alle 13, alle 16 o alle 17.30. Per molte famiglie le graduatorie andranno a definire il modo di gestire le giornate da settembre, soprattutto per i genitori che lavorano e che non possono contare su un aiuto. La scelta, per chi resterà fuori dai nidi comunali, sarà quella di cercare tra le strutture private con posti ancora disponibili o baby sitter che si possano occupare appunto dei piccoli. Ma spesso le soluzioni alternative mettono in difficoltà mamme e papà, a livello economico, con costi che a fatica si inseriscono nel budget mensile. La speranza di tanti poi è che la domanda venga accolta proprio negli spazi vicini a casa, per organizzare al meglio orari e spostamenti giornalieri.
Le liste d’attesa
Qualche posto, al momento occupato, potrebbe ancora liberarsi in estate, nel caso qualche genitore cambi idea. «Ricordiamo a tutti – aggiunge Brandi – di comunicarlo tempestivamente, per riuscire a fare rientrare i bimbi che si trovano in lista d’attesa». Il costo del nido è sempre collegato al reddito del nucleo familiare del bambino. Sul sito www.triestescuolaonline.it, sezione 0-3, è possibile scorrere tutte le informazioni, anche quelle relative alle singole scuole, con tutte le caratteristiche e la disponibilità in termini di capienza e overbooking. Per il resto tutto invariato nel servizio offerto complessivamente.
Le sezioni primavera
Sono destinate a cambiare invece il prossimo anno le Sezioni Primavera, il servizio diretto ai bambini di età compresa fra i 24 mesi, compiuti al primo giorno di settembre, e i 36 mesi, attivato alla scuola dell’infanzia La Capriola e al nido d’infanzia Acquerello.
«Non riscontrano molto successo – commenta infine Brandi –, quindi dovremo ripensarle, garantendo magari più posti ai nidi». —
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