Trieste, donna si butta dalla finestra e plana sui carabinieri
Era appesa con le mani al cornicione poi si è lasciata scivolare precipitando. I due militi l'hanno salvata ma la donna pesava oltre 100 chili e uno è finito in ospedale, riportando traumi alle braccia e al torace guaribili in pochi giorni

TRIESTE.
Una donna del peso di oltre cento chili si è salvata dal suicidio planando su due carabinieri che erano accorsi in suo aiuto.
L’episodio surreale si è verificato l’altra notte in via del Ghirlandaio. Protagonista è stata C.P., 46 anni. La donna voleva farla finita. È salita sul davanzale della finestra della sua camera al primo piano della casa. Si è seduta sul bordo e poi alla fine ha deciso e si è lasciata scivolare verso l’esterno tenendosi però con le mani appesa al davanzale. Sotto, a pochi metri, c’erano due carabinieri del reparto operativo di via dell’Istria. I militari qualche minuto prima erano stati chiamati da alcuni vicini che avevano assistito alla scena.
È evidente che la presa delle donna di corporatura non certo esile e minuta, sul bordo del davanzale dopo pochi minuti ha ceduto. Così C.P. è precipitata pesantemente sui militari che erano giunti per soccorrerla. E in effetti i due carabinieri sono riusciti proprio a salvarla: C.P. infatti non ha riportato lesioni. Ma a che prezzo. Un carabiniere infatti, a causa dell’urto, ha subito alcune contusioni che sono state giudicate guaribili in pochi giorni.
In pratica i carabinieri sono riusciti ad attutire con il loro corpo l’impatto sul terreno e la donna appunto non ha riportato alcuna ferita.
Comunque per precauzione C.P. è stata accompagnata all’ospedale da un’ambulanza del 118 giunta dopo pochi minuti in via del Ghirlandaio. Da quanto si è saputo i sanitari hanno deciso il suo ricovero in una struttura protetta, proprio in considerazione del suo grave stato emotivo e depressivo.
All’origine del gesto, che avrebbe potuto concludersi in maniera tragica, c’è stato infatti, come hanno ipotizzato i carabinieri nel loro rapporto, un serio stato depressivo della donna che aveva deciso di farla finita gettandosi dalla finestra. Come detto ad avvisare i militari erano stati alcuni vicini di casa: avevano visto C.P. appesa pericolosamente con le mani al cornicione e che urlava disperata. Hanno chiamato il 112. In breve è arrivata una pattuglia del radiomobile dei carabinieri di via dell’Istria.
Ma la situazione per i due militari giunti sotto la finestra dello stabile di via del Ghirlandaio è apparsa fin da subito molto seria. La donna ondeggiava pericolosamente e provvedere al salvataggio direttamente dalla finestra sarebbe stato troppo lungo ma anche troppo difficile in considerazione del peso della donna che i due militari avrebbero dovuto sollevare.
Troppo poco tempo poi per chiamare una squadra dei vigili del fuoco e approntare un telo di sicurezza sotto la finestra.
Alla fine C.P. esausta dalla troppa fatica nel tenersi con le mai aggrappata al cornicione è precipitata dal primo piano dello stabile. I due carabinieri che erano sotto praticamente l’hanno presa al volo finendo ovviamente a terra sotto il peso del suo corpo. Nell’operazione non priva di rischi uno dei militari tentando di bloccare la caduta della donna si è procurato alcuni traumi alle braccia e al torace, l’altro è solo caduto per fare da cuscinetto.
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