Trieste e Muggia Verde: campagna nel segno del no a laminatoio e dragaggi

Le due formazioni che candidano a sindaco Marconi nel capoluogo e Fogar nel vicino comune unite nel sottolineare il tema ambientale 
Lorenzo Degrassi

IL GEMELLAGGIO



Presentato ieri il gemellaggio programmatico fra le liste di Trieste e Muggia Verde alla presenza dei rispettivi candidati a sindaco, Aurora Marconi per il capoluogo e Maurizio Fogar per la cittadina muggesana.

Obiettivo comune è quello di dare una risposta all’acciaieria che, secondo i progetti, verrà realizzata nella zona industriale delle Noghere. «Le ricadute di natura ambientale del futuro laminatoio coinvolgeranno non solo Muggia, ma anche San Dorligo e Trieste – ha dichiarato Fogar –. Per questo motivo lo sforzo di entrambe le liste sarà quello di impedire la realizzazione di questo nuovo complesso industriale, il cui impatto produrrà conseguenze che andranno ben oltre il problema dell’emissione di anidride carbonica – ha evidenziato il candidato sindaco di Muggia Verde – ma produrrà emissioni copiose di ossido di azoto, ossido di zolfo e acido solforico, come già accade in un laminatoio analogo a San Giorgio di Nogaro. Alle Noghere l’impatto ambientale che andrebbe a prodursi sarebbe amplificato, con abitazioni a pochi metri di distanza».

Oltre al no al laminatoio delle Noghere, Trieste Verde esprime la propria netta contrarietà ai dragaggi da realizzare tra Scalo Legnami e le stesse Noghere che comporterebbero, a detta di Fogar, «un sollevamento di fanghi tossici dai fondali marini del Vallone di Muggia dai valori superiori di almeno duemila volte rispetto ai limiti di legge. Ciò significherebbe, per il futuro, il divieto di balneazione, di pesca e di mitilicoltura, con tutto ciò che ne conseguirebbe in termini di posti di lavoro». —

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