Porto di Trieste – Istanbul, Grimaldi schiera la quarta nave
Altra unità ro-ro della compagnia alla Piattaforma logistica, da cui Dfds ha tolto un secondo traghetto

La Piattaforma logistica di Trieste è sempre più campo di battaglia della contesa commerciale fra Dfds e Grimaldi sull’autostrada del mare Trieste-Istanbul. Una seconda nave danese esce dal terminal in concessione alla tedesca Hhla, dove Dfds è passata in poche settimane da tre a un solo traghetto settimanale, trasferendo due unità nel proprio terminal a gestione diretta, come richiesto da ministero dei Trasporti e Autorità portuale. E immediatamente nella Piattaforma subentra una nave ro-ro della concorrenza: Grimaldi piazza il quarto traghetto, a dimostrazione di una volontà di espansione che non vuole fermarsi qui.
Grimaldi attiva la quarta toccata a Trieste, crescendo nel terminal indipendente di Hhla Plt Italy. La compagnia napoletana schiera la Eurocargo Roma: un’unità in grado di caricare 250 rimorchi, contro i 500 ciascuno trasportati settimanalmente da Eco Malta, Eco Mediterranea ed Eco Salerno, fra le navi acquistate di recente da Grimaldi, con forte accento su risparmio di carburante e sostenibilità. Il traghetto aggiuntivo fungerà da supporto agli altri tre collegamenti, garantendo maggiore frequenza sulla tratta.
Il nuovo scafo ha già cominciato a operare a Trieste, dopo che Dfds ha riposto alla richiesta del Mit e dell’Adsp, con l’intenzione di difendere l’ultima nave in Piattaforma logistica. Come noto, anche la turca Ulusoy ha spostato una delle due navi dal terminal Hhla. I tre vettori continueranno a lavorare a Trieste, ma nei moli che Dfds e Ulusoy controllano nello scalo in società con il gruppo Samer fra Molo V e Molo VI.
La partita probabilmente non si concluderà così. Grimaldi intende crescere ancora e già parla di una quinta nave per connettere Trieste al porto di Gemlik, nell’area di Istanbul, dove la compagnia punta all’egemonia, come chiarito senza giri di parole dall’ad Emanuele Grimaldi al Piccolo. L’armatore punta a ribaltare gli equilibri, forte di noli più bassi del 30-40% rispetto a quelli vigenti prima dell’inizio della competizione commerciale.
Dfds continua a dover ammettere le sue difficoltà e, secondo la stampa di settore, starebbe valutando di ritirare definitivamente un traghetto da Trieste. Nell’ultimo report della società si parla di traffici in flessione nel Mediterraneo per la crisi dell’industria automobilistica, il calo della domanda interna della Turchia e la concorrenza, annunciando una riduzione della capacità di stiva sulla rotta fra Trieste e la Turchia: «una scelta strategica in risposta alla crescente competizione».
Secondo quanto riportato dal sito Shipping Italy, la compagnia italiana ha cominciato a prevalere nella tratta Trieste-Istanbul, tanto da poter far filtrare di aver imbarcato in una settimana 2.427 trailer su 3 navi fra andata e ritorno, contro i 2.239 operati da Dfds su 6 navi. Numeri mai smentiti dal gruppo danese. Grimaldi non compete invece per il momento con le 4 unità che Dfds utilizza per collegare altre zone della Turchia. L’ultimo traghetto in campo è quello fra Trieste e l’Egitto, che difficilmente Dfds deciderà di raddoppiare in questa fase. —
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