Trieste, la rivincita del Cgs in esilio: a San Giovanni lievitano gli iscritti

Dopo l’addio doloroso allo storico campo di Villa Ara, gestito dai gesuiti, il club che crede nell’inclusione si è rilanciato in viale Sanzio
Lasorte Trieste 28/10/18 - Campo di S.Giovanni
Lasorte Trieste 28/10/18 - Campo di S.Giovanni

TRIESTE È tornato in campo lo spirito del “calcio inclusivo” del Cgs, il Centro Giovanile Studenti, che vuol far giocare a prescindere dalle capacità tecniche e oltre le differenze di razza, genere e fisicità. Dopo oltre 60 anni a inizio 2018 il Cgs aveva dovuto lasciare l’impianto di Villa Ara, gestito dalla Compagnia di Gesù, a causa del difficile rapporto che negli ultimi anni legava le due realtà. Adesso il Cgs è tornato nel pieno delle sue attività trovando una nuova sede nel campo del San Giovanni, in Viale Sanzio, nel quale si è trasferito verso fine estate. «Pensavamo di perdere iscritti dopo aver perso quella che era stata la nostra casa per 60 anni, invece ci sono stati degli incrementi nei numeri, sia tra gli iscritti stessi che tra i collaboratori», afferma Marco Piccin, il presidente del Cgs.

Rispetto ai 150 iscritti di media degli anni precedenti, si è registrato un aumento di una ventina d’unità che ha determinato una crescita del numero di squadre, e dai 15 allenatori e collaboratori si è passati pure agli attuali 25. Tutto ciò è stato merito sia di un’attenta campagna pubblicitaria tramite Fb, e del relativo passaparola, che delle caratteristiche della nuova sede, il cui affitto è nettamente inferiore rispetto a quello di Villa Ara e rende così possibile un dimezzamento dei costi per le iscrizioni. È stato anche creato anche un fondo apposito per 10 ragazzi senza mezzi economici, segnalati tramite le cooperative sociali.

Tra di loro, nel pieno spirito del Cgs, in campo giocano ragazzi che son dovuti scappare dal loro Paese o che hanno una qualche disabilità. «I genitori dopo la partita ci ringraziano, vedono i loro figli tornare a casa felici, è il nostro scopo principale», spiega ancora Piccin.

La nuova struttura è dotata di un campo sintetico a 11 di nuova generazione, di un bar appena ristrutturato con le vetrate per seguire le partite anche in inverno e di ben quattro spogliatoi. Attualmente, la prima squadra del Cgs è in testa alla classifica della Terza categoria e sono in corso i preparativi per il torneo di beneficienza che si terrà a fine aprile, per raccogliere fondi per la onlus “Bambini del Danubio” che si occupa di finanziare le cure mediche per i piccoli dell’area danubiano-balcanica con problemi di salute. Nel Cgs rimane comunque ancora viva la sofferenza per il divorzio con Villa Ara, come spiega il vicepresidente Alessandro Mocavero: «Fa piacere essere ripartiti, ma, visto che abbiamo dimostrato che c’è ancora la necessità della nostra realtà, rimane il cruccio che probabilmente avremmo potuto continuare sempre a Villa Ara, senza passare per quello che per noi è stato un trauma». Nel frattempo - fanno sapere dal Cgs - il campo di Villa Ara non è stato impiegato in maniera alternativa e i vertici responsabili del “divorzio” col Cgs stesso sono stati sostituiti. «Sarebbe bello tornare a fare sinergia perché il Cgs nasce lì e lì vi lega la sua appartenenza cattolica. Sarebbe auspicabile ritrovare una collaborazione con i nuovi vertici», conclude Mocavero. —


 

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