Trieste, l’addio a Nicoletta Olivieri: una vita accanto ai big della musica mondiale
Aveva lavorato con Muti, Abbado e Pavarotti. Era stata segretario artistico al Verdi di Trieste, oltre che al Comunale di Bologna

TRIESTE. Il mondo della musica è in lutto per la morte di Nicoletta Olivieri, ex segretario artistico del Teatro Verdi, apprezzata sia come pianista che come direttrice di coro. Viveva tra Trieste e Fiume e aveva 64 anni. Da tempo combatteva con un brutto male.
In veste di pianista e pianista accompagnatore aveva collaborato con direttori d’orchestra di rilievo internazionale come Lorin Maazel, Riccardo Muti, Claudio Abbado, Maurizio Arena, Gustav Kuhn, Daniel Oren, e con numerose stelle della lirica, da Luciano Pavarotti a Placido Domingo, da Monserrat Caballé a Katia Ricciarelli.
Dal 2016 e per più di cinque anni, in veste di maestro di coro, direttrice e vocal coach, aveva guidato il Coro dell’Opera del Teatro Nazionale Ivan de Zajc di Fiume, nonché i cori maschile e misto della Comunità degli Italiani fiumana, della quale è stata socia molto attiva. Aveva lavorato con importanti teatri come la Scala di Milano, La Fenice di Venezia, l’Arena di Verona e il Teatro Comunale di Bologna, mentre dal 2013 al 2016, anno in cui aveva assunto l’incarico al Teatro fiumano, diresse il Coro dell’Opera nazionale di Smirne in Turchia. Aveva anche insegnato nei conservatori di Ferrara, Siena e Latina e, come detto, ricoperto il ruolo di segretario artistico al Verdi di Trieste, oltre che al Comunale di Bologna.
Nicoletta lascia il marito Paolo Del Monte e due figlie, Cecilia e Beatrice. I funerali si terranno lunedì al cimitero di Sant’Anna, dalle 12, in sala azzurra. Martedì a Bologna (dove Nicoletta si era diplomata al conservatorio) si terrà un’altra cerimonia, per ricordarla.
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