Trieste, l’Ausonia Jump resta a bocca asciutta

TRIESTE. «Mi fa piacere per i colleghi di Lignano. Anche Anubi (la società che si occupa in particolare dell'intrattenimento notturno allo stabilimento Ausonia, ndr) ha presentato ricorso al Tar dopo quello al Prefetto che non è stato accolto. Ma per l’Ausonia Jump non è arrivata alcuna risposta». Dario Parisini, presidente del Consorzio Ausonia, non nasconde la sua perplessità per il diverso trattamento.
Il Tar del Friuli Venezia Giulia ha accolto parzialmente, con un provvedimento d’urgenza, il ricorso presentato dal titolare della discoteca «Kursaal» di Lignano Sabbiadoro (Udine) contro il decreto di chiusura per 15 giorni deciso dalla Questura di Udine. E già da ieri sera, con l’accesso consentito ai soli maggiorenni, il Kursaal ha riaperto i battenti. L’Ausonia Jump, invece, rischia di dovere scontare fino in fondo i 15 giorni di fermo importi dalla Questura di Trieste ai primi di agosto. Se nulla cambia il locale di Trieste dovrebbe riaprire mercoledì 19 agosto.
«Non posso che confermare tutta la perplessità sul provvedimento adottato nei nostri confronti - continua Parisini -. Noi siamo sempre pronti a un confronto con la Questura per approfondire la situazione. Siamo pronti a fare anche alcune proposte per migliorare la qualità del livello di sicurezza che è già alto. Migliorare si può sempre. E la disponibilità nostra c’è. Abbiamo della risposte concrete. Aspettiamo che la Questura ci convochi».
Intanto, però, è arrivata in redazione una nota del Tar che smentisce la presentazione di un ricorso relativo all'Ausonia Jump: "Il Tar Fvg comunica che ad oggi, 14 agosto 2015, alle ore 10.06, non risulta pervenuto alcun ricorso relativo all'Ausonia Jump" si legge nella nota.
Lo stop sta creando un danno economico notevole e un blocco del lavoro per circa 40 persone. «La chiusura ci poterà introiti in meno per oltre 50 mila euro, senza contare il fatto che non si sa se all’apertura le persone torneranno ad affollare l’Ausonia come prima, o se questo li poterà ad abituarsi a frequentare altri locali - aveva dichiarato Parisini nell’ultima conferenza stampa -. Da sottolineare poi che la chiusura è stata notificata proprio nel periodo di “alta stagione”». L’Ausonia Jump impiega una quarantina di persone, alcuni dipendenti della cooperativa stessa oltre che della cooperativa Confini direttamente impiegati nelle attività a servizio del notturno. La sicurezza è sempre stata una delle priorità del progetto Ausonia. «Nel 2014 abbiamo speso 55mila euro in sicurezza, di cui 10mila nel solo mese di luglio» ha ricorda di recente Parisini. Resta il fatto che il Kursaal di Lignano riapre d’urgenza, mentre l’Ausonia resta chiuso.
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