Trieste, le ruba il cellulare con una scusa e la pesta

TRIESTE «Scusa...ho una chiamata urgente da fare, mi potresti prestare il tuo cellulare un momento per favore?». Si è approcciato così, con un pretesto che sembrava convincente, il cinquantenne Andrea Giovannini.
La vittima di questa brutta storia culminata poi in un furto e una successiva aggressione, una quindicenne, stava camminando in via dell’Istria nei pressi della scuola media Bergamas.
Aveva in mano un Iphone 7 Plus appena comprato, del valore quantificato in circa mille euro. Il cinquantenne ha prima finto di telefonare, poi è scappato via con lo smartphone in sella a una bicicletta.
L’episodio si è verificato lo scorso 18 settembre, poco dopo mezzogiorno. L’uomo, indagato dal pubblico ministero Chiara De Grassi, sarà processato.
Non dovrà rispondere soltanto del furto, ma anche di lesioni. Già: perché Giovannini, dopo aver finto la chiamata «urgente» ed essersi messo sulla sua bici, cercando di allontanarsi il più rapidamente possibile, è stato inseguito dalla ragazzina.
La quindicenne è riuscita a raggiungere il malvivente aggrappandosi alla sua maglietta per fermarlo e farsi restituire il proprio cellulare. L’uomo però ha reagito afferrandola e strattonandola.
La quindicenne è finita a terra, sbattendo contro un veicolo posteggiato. La caduta ha causato all’adolescente un trauma al rachide cervicale e varie contusioni a un braccio e alla gamba sinistra. È stata portata in pronto soccorso all’ospedale infantile Burlo Garofolo.
Nulla di serio, fortunatamente, visto che i colpi e le ferite sono stati giudicati guaribili nell’arco di una decina di giorni.
Si può immaginare, comunque, lo choc subìto dalla minorenne: stava camminando tranquillamente lungo la strada, vicino a una scuola, ed è stata rapinata da uno sconosciuto che le aveva appena chiesto una cortesia. La ragazzina si è fidata e le ha consegnato il proprio telefonino pensando di aiutare il passante.
Quello di Andrea Giovannini è un nome ben noto alle forze dell’ordine e anche ai magistrati: l’uomo ha infatti vari precedenti a carico e procedimenti penali alle spalle e pendenti.
L’imputato risulta però latitante: da quanto si è saputo, a fine dicembre è evaso dagli arresti domiciliari. Non si esclude che si sia nascosto all’estero. Ma queste, per adesso, sono soltanto delle ipotesi.
Il cinquantenne, difeso dall’avvocato di fiducia del Foro di Trieste Silvano Poli, è atteso in udienza davanti al gup Luigi Dainotti il prossimo 24 luglio.
Sarà giudicato in rito abbreviato. Al momento è ancora ricercato dalle forze dell’ordine. —
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