Trieste, lo storico hotel Riviera cambia volto e apre la spa

Un nuovo “look” della struttura, ma soprattutto un cambio di filosofia nell’offerta e nell’approccio turistico. Lo storico Hotel Riviera di Grignano cambia volto. Un’operazione di riqualificazione che parte da lontano. Quasi vent’anni fa, esattamente nel 1999, quando la famiglia Benvenuti, che sei anni prima aveva rilevato il complesso, pensa ad uno studio di fattibilità per lo sviluppo dell’edificio sorto alla fine dell’800, ai tempi dell’Impero Asburgico, primo albergo situato sulla Strada Costiera. Una struttura oggetto di un ampliamento già agli albori degli anni ’60, declinato in particolare sull’area ristorazione, e che nel decennio successivo ha visto affiancarsi l’edificio gemello dell’Hotel Maximilian’s, sull’altro lato della strada. Un’idea che imbocca però un percorso amministrativo piuttosto lungo, condito da svariati passaggi burocratici, e che passa attraverso l’approvazione del piano particolareggiato nel 2006. Un intervento che poi è stato rimodulato e scaglionato nel tempo secondo un criterio di flessibilità. In prima battuta infatti l’idea era quella di ampliare la struttura ricettiva, mentre poi si è deciso di riqualificare l’edificio esistente e di ricavare nella parte inferiore dello stesso un nuovo centro benessere.
Lavori iniziati due anni or sono e che si sono conclusi qualche settimana fa, per un investimento complessivo di circa 6 milioni di euro. «Abbiamo deciso di virare in un’altra direzione - spiega Alex Benvenuti, amministratore delegato della Magesta Spa, società proprietaria anche dell’Hotel Duchi d’Aosta e dell’adiacente Vis à Vis -. L’obiettivo è stato quello di rinunciare a parte delle camere, per offrire in cambio alla clientela un ambiente rinnovato, con spazi più ampi e maggior comfort. Una riqualificazione della struttura verso l’alto, per fare in modo che la bellezza del paesaggio circostante si potesse ritrovare anche all’interno». L’intervento ha interessato l’ampliamento della zona d’ingresso e dell’area reception, ridisegnato gli spazi interni ed aumentato la superficie delle stanze (passate da 47 a 35), cui si aggiungono quelle presenti nel vicino corpo di fabbrica (14), più una decina di appartamenti al Maximilian’s. Nella parte inferiore della struttura, che si sviluppa su tre piani per una superficie complessiva di circa 3600 metri quadrati, è sorta la nuova Spa, aperta anche al pubblico e non solo ai clienti dell’albergo. Un’area che conta su una superficie di 250 metri quadrati più la terrazza esterna (60 mq.), e che comprende cinque locali per trattamenti (massaggi ed estetica), un ampio parco saune e bagno turco, la zona relax, un percorso docce emozionali, la cascata di ghiaccio e una micro-spa tutta dedicata al benessere della coppia, da vivere in un’atmosfera soffusa e dal sapore romantico. Il tutto circondato da ampie vetrate con vista sul mare. Una sorta di appendice della Spa sarà a disposizione anche dei clienti del sottostante stabilimento balneare, raggiungibile con lo storico ascensore, a sua volta rinnovato nel vano motore e nelle parti meccaniche.
Tra le idee per il futuro c’è anche quella di realizzare una piscina esterna a sfioro con vista mare. All’interno della convenzione stipulata con il Comune di Trieste, nell’ambito dell’intervento alla struttura ricettiva, è prevista anche la cessione di una parte dei posti macchina esterni ad uso pubblico con la relativa realizzazione di opere di urbanizzazione. «Il problema di Trieste sul fronte dell’appeal turistico è quello di essere troppo legata a una forte stagionalità - conclude Benvenuti -. Proprio per questo bisogna attrezzarsi per offrire un qualcosa in più ai visitatori. Le due strade da percorrere sono quella del business, e dunque organizzazione di meeting, eventi e convegni, e sull’altro fronte quella di intercettare i turisti che arrivano in città per diletto e che hanno dunque bisogno di un valore aggiunto per scegliere proprio Trieste anche in un periodo dell’anno diverso da quello consueto».
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