“Trieste Next” tutta sull’acqua dalla Barcolana ai porti del Napa

È intitolata all’immenso tema dell’acqua, emergenza mondiale prossima ventura, la seconda edizione di “Trieste Next” in programma dal 27 al 29 settembre. Ma sotto questo cappello di alta divulgazione scientifica troveranno asilo molte altre cose di diversa natura, da un’anteprima il 23 settembre al bagno Ausonia del libro di Paolo Rumiz “Morimondo” frutto del suo viaggio lungo il Po, alla “Notte dei ricercatori” comunque prevista, alle premiazioni dei sindaci che meglio hanno saputo “non sprecare cibo” dopo l’impegno preso con “Last minute market” nella prima edizione di “Next”, un ricordo d’apertura di Margherita Hack, l’anno scorso grande protagonista, la presentazione della Barcolana, un convegno su parchi acquatici e loro mercato, e un dibattito politico con la chiusa affidata alla governatrice Debora Serracchiani sui porti dell’Adriatico riuniti nel consorzio Napa in cui si è consumata la rottura tra l’Authority di Venezia (che ha dato avvio a una banchina nuova in mezzo al mare) e quella di Ravenna (uscita dal consorzio per protesta: concorrenza sleale).
Il programma ufficiale, non ancora completo (incerto a oggi se potrà esserci un dibattito sull’acqua come bene pubblico o privato), è stato presentato ieri dai tre organizzatori, il Comune e l’Università di Trieste e Nordesteuropa che spinge il Veneto (con Trieste annessa) verso i lidi di “Capitale europea della cultura”. Il sindaco Cosolini ha ribadito l’importanza dell’evento perché Trieste è al centro di un vasto sistema della scienza e della ricerca, e ha il dovere di comunicarne i risultati alla comunità mettendo anche in relazione ricercatori e imprenditoria, il neorettore Maurizio Fermeglia si è detto entusiasta sostenitore perché «solo un approccio multidisciplinare può sperare di risolvere le grandi emergenze dei prossimi 50 anni indicate dall’Onu: acqua, cibo, energia, ambiente». Fermeglia ha dato anche un consiglio: «”Trieste Next” deve avere obiettivi molto alti e diventare di rilievo internazionale. Io sui cartelli anziché “Trieste città della Barcolana” vorrei vedere “Trieste città della conoscenza”».
A Filiberto Zovico di Nordesteeuropa il compito di riassumere i contenuti della tre-giorni, tra cui vi sono a cura della Provincia una mostra, “Acqua, identità di un territorio” al Magazzino delle idee (13 settembre-13 ottobre), e due spettacoli alla Sala Tripcovich. E soprattutto Zovico ha ringraziato i moltissimi sponsor, annunciando i nomi di spicco che saranno a Trieste. Intanto, Don Walsh, l’oceanografo che nel 1960 con il Batiscafo Trieste scese a 10.902 metri sotto il mare nella Fossa delle Marianne; poi Jan Lundqvist del Siwi Stockholm international water institute consulente delle Nazioni Unite. Infine il rettore dell’Insistute for water education, Andràs Szollosi-Nagy tra i promotori del World water council. E ancora Edoardo Boncinelli, Folco Quilici, Giuseppe Costa della Costa Edutainment che parlerà dell’Acquario di Genova, Andrea Segrè, Francesca Matteucci presidente del Consiglio scientifico dell’Istituto nazionale di astrofisica.
Dal teatro Verdi il 27 andrà “in streaming” l’evento “Italiax10, la scienza del futuro” che con la conduzione del giornalista Beppe Severgnini e grazie alla tecnologia Telecom consentirà a 10 ricercatori di tutta Italia di presentare i propri progetti. Sempre al Verdi, il 25, “Ntt-Nordest Technology Transfer”: i ricercatori presenteranno i propri lavori a selezionati imprenditori presenti.
Amplissimo lo spazio per i bambini, con la realizzazione di un fumetto sull’acqua con il team di “Topolino” (sponsor) e “Acqua e vita” a cura di Editoriale scienza. Giovani studenti di tutta Italia e stranieri parteciperanno come volontari in ruoli organizzativi e di ospitalità.
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