Trieste, nuove luci e ringhiera a difesa della statua di Sissi in piazza Libertà
Partiti gli scavi intorno al basamento per la struttura in ferro e anche i cespugli. Ipotesi recinzione di tutta l’area

Tra una cinquantina di giorni il monumento dedicato all’imperatrice Elisabetta d’Austria di piazza della Libertà sarà protetto da una ringhiera. La soluzione adottata dal Comune, approvata anche dalla Soprintendenza, ricalca quella sistemata nei mesi scorsi attorno alle aree verdi di piazza Venezia.
A questo scopo, in questi giorni, gli operai sono all’opera. «Si sta lavorando alle fondamenta intorno all’intera aiuola che circonda la statua – spiega l’assessore con delega alla Pianificazione territoriale Michele Babuder – prima con una gettata di calcestruzzo e andando a creare poi un basamento sul quale verrà eretta la ringhiera». L’intervento specifico è partito nello spazio dietro alla statua, quella più delicata, visto che in quel punto trovano casa anche le centraline degli impianti che insistono su quella porzione della piazza.

All’interno dell’aiuola si provvederà poi alla ripiantumazione del verde, con piante a cespuglio. L’intero progetto, che include il ripristino in alcuni punti del rivestimento lapideo danneggiato, soprattutto sugli scalini, è sostenuto dal bilancio comunale con una spesa di 70 mila euro.
L’obiettivo del Comune, come riportava la delibera che dava il via libera al progetto risponde «alla necessità di garantire la sicurezza e il decoro dei luoghi pubblici di piazza Libertà, delimitando il monumento dell’imperatrice d’Austria Elisabetta di Baviera con una recinzione che potesse richiamare la sistemazione originaria». Ricordiamo che una sezione della ringhiera originaria è custodita nel parco del Castello di Miramare.
Ci saranno delle novità anche sull’impianto luci attorno alla statua. I vecchi fari puntati su Sissi, non più funzionanti, sono stati appena rimossi. Ora Edison sta mettendo a punto un progetto per una nuova illuminazione che valorizzi il monumento, e che a breve verrà sottoposto al Comune.
Il resto della piazza è già stato oggetto nell’ultimo anno e mezzo di diversi interventi di riqualificazione e pulizia, con il ripristino dell’impianto di irrigazione – che viene spesso danneggiato, con il taglio dei fili e la manomissione delle valvole di uscita dell’acqua – la sistemazione della terra e dell’erba, una radicale pulizia e il posizionamento di nuovi contenitori per la raccolta differenziata. Con un impegno di manutenzione e pulizia costante.

In tema di aree verdi cittadine da preservare, l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente Fabio Scoccimarro spiega che «su richiesta di diversi sindaci della regione, oltre al sostegno per la parte ecologica che riguarda i parchi urbani, nella finanziaria che stiamo per varare ho inserito anche dei contributi a sostegno di progetti di recinzione e di installazione di impianti di videosorveglianza dei giardini, dei parchi cittadini».
Scoccimarro reputa che «anche per piazza della Libertà, se richiesto dal sindaco, potrebbe essere adottata questa soluzione».
Una possibilità che, ovviamente, potrà riguardare anche altri giardini e che darebbe la possibilità di creare una struttura che lascia possibilità di accesso a quelle aree verdi solo durante il giorno, come avviene ad esempio per il Giardino pubblico de Tommasini o per piazza Hortis.
Nel merito dalla proposta, Babuder sostiene «ben venga, è una possibilità che ritengo vada assolutamente presa in considerazione». E fa presente come «finora abbiamo partecipato a ogni linea di finanziamento, non abbiamo perso nessuna occasione che la Regione ci ha offerto a favore della città, dai 2,4 milioni per la rigenerazione urbana a fondi per il trasporto marittimo sperimentale fino al finanziamento per la riqualificazione di piazza Goldoni».
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