Trieste ridiventa set con i ciak di “Sposami” nuova serie di Raiuno

La produttrice Ida Di Benedetto: «È una commedia brillante e complessa che ha coinvolto attori e maestranze locali»

TRIESTE. “Scene da un matrimonio” in piazza Unità, con tanto di invitati festanti e Rolls bianco candido ad accogliere i freschi sposi. Sembrerebbe una vignetta ormai consueta ma il “ciak” che echeggia nel silenzio della piazza e la movimentazione a comando dei passanti-comparse svelano presto l'arcano. Le volte del Municipio sono infatti parte del set di “Sposami”, la nuova fiction che si sta girando in città: una commedia sentimentale brillante in sei puntate destinata alla prima serata di Raiuno, con l'ex miss Italia Francesca Chillemi e Daniele Pecci ex coniugi costretti a fare i wedding-planner loro malgrado. La regia è affidata a Umberto Marino, esperto regista e sceneggiatore, mentre a produrre è la società dell'attrice Ida Di Benedetto, Titania Produzioni, con il consueto appoggio della Friuli Venezia Giulia Film Commission.

«Si tratta della prima nostra produzione qui a Trieste – racconta Di Benedetto, sfidando la calura africana della piazza per seguire l'andamento delle riprese -: abbiamo voluto evitare di andare all'estero e optare, invece che per Torino dove siamo soliti in genere andare, per questa città. Sarà anche un modo per capire se ci saranno le potenzialità e le basi per poter ritornare in futuro. Finora mi sto trovando molto bene: non lo dico per piaggeria, ma trovo che possiamo disporre di un “campionario umano” notevole, con maestranze efficienti di grande volontà e determinazione».

È da lunedì che la troupe si sta spostando lungo le location classiche cittadine, tra cui le Rive, il viale Romolo Gessi e un inconsueto scorcio di Ponterosso con le baracchette del mercato tolte dalla piazza e riposizionate lungo i lati del Canale. Oggi sarà la volta della galleria Torbandena, mentre più avanti il set sarà trasferito presso una villa privata a Barcola. Puntate extra-cittadine sono previste al castello di Duino e a quello di Spessa, mentre per la fine delle riprese il set si fermerà presso villa Ferro di via Rossetti.

La trama della serie racconta di una coppia ormai “scoppiata” che apre un'attività molto in voga negli ultimi tempi, il “wedding planner”, diventando così organizzatori di matrimoni. Ciò avviene però loro malgrado, spiega Di Benedetto, «perchè la zia, proprietaria di una maison di abiti da sposa, ha mangiato la foglia e vuole a tutti costi ricongiungere i due: così li ricatta dicendo che è malata e deve partire per ricevere le giuste cure, affidando a loro l'attività rimasta scoperta».

«La fiction è molto articolata e complessa – continua l'attrice - per un totale di sei puntate da cento minuti ciascuna: in pratica un film ogni volta. Si tratta di una gran mole di lavoro, e a parte un mese in cui saremo a Trento, ritorneremo a settembre per restare a Trieste sino al 10 dicembre. Oltre al service, abbiamo coinvolto 110 attori “parlanti”: quindi di locali, oltre a tutte le maestranze “tecniche”, a lavorare sul territorio ci sono anche svariate maestranze attoriali».

Quanto all'incontro con la città, per l'interprete napoletana si tratta di un battesimo solo dal punto di vista produttivo. «Mi sono ritrovata qui diciottenne – racconta infatti Di Benedetto - mentre aspettavo mia figlia: mio suocero amava molto queste zone e la moglie era di Zara. E non è stata neanche l'unica volta, perchè la mia vita privata si è spesso intrecciata con la vita di questa città. Quando posso raggiungo i miei amici Peppe Dell’Acqua e Matteo Impagnatiello per recitare il “Dialogo fra Marco Cavallo e il drago di Montelupo fiorentino”: quello del manicomi è un tema che mi sta a cuore, c'è ancora tanto da combattere a riguardo. È anche per questo motivo speciale che Trieste era da tempo nella mia testa».

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