Trieste: sale sul bus col cane, scende con i carabinieri

L’anziana ha esibito copia della nuova legge regionale ora inapplicata. L’autista è stato irremovibile
Cani con la museruola nel bus con i rispettivi padroni
Cani con la museruola nel bus con i rispettivi padroni

TRIESTE. «Scenda dal bus, lei e il suo cane non potete starci». Parole come queste sono state pronunciate da un carabiniere del Nucleo radiomobile nei confronti di un’anziana che ieri era salita sulla 14, tenendo al guinzaglio e con la museruola il suo animale di piccola taglia. La donna si era rifiutata di scendere dal bus dopo l’invito del conducente. Così, chiamati da alcuni dei pochi passeggeri a bordo in quel momento, sono intervenuti i carabinieri. Che con le buone l’hanno fatta sloggiare.

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È successo verso mezzogiorno in piazza Oberdan. L’episodio è una conseguenza della sospensione su richiesta di Trieste Trasporti della legge regionale che autorizza l’ingresso sui bus dei cani, entrata in vigore il 2 aprile. La donna ha in effetti anche esibito una copia della legge regionale approvata ai carabinieri, e prima anche al conducente. Ma non c’è stato niente da fare.

Ha dovuto obbedire all’intimazione per non incappare in una denuncia per interruzione di pubblico servizio. Perché il conducente del bus della linea 14 si è fermato e si è rifiutato di ripartire se la donna con il cane non avesse abbandonato il mezzo. «Con il regolamento vigente quel tipo di trasporto non è permesso», hanno spiegato dall’ufficio stampa della società di trasporti pubblici triestina.

«Nelle more del completamento dei lavori del tavolo tecnico attivato sul tema del trasporto degli animali e della successiva assunzione dei relativi atti, continuano ad applicarsi temporaneamente i regolamenti di vettura finora in vigore», si legge in una nota inviata successivamente da Trieste Trasporti relativa all’episodio accaduto. Come dire: ribadiamo che finché non c’è il regolamento i cani e i gatti non possono salire sui mezzi pubblici anche se esiste una legge regionale.

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Una simpatica immagine di cani su un bus

Tutto congelato, insomma, in attesa della pronuncia finale del tavolo tecnico convocato dalla Regione con le province di Trieste, Gorizia, Udine e Pordenone e le società che gestiscono il servizio di trasporto pubblico locale. «La donna - spiegano dall’ufficio stampa - comunque non è stata multata». «La signora è scossa - ha riferito in serata l’avvocato Cristina Birolla, la legale che segue l’anziana - anche perché si trattava della seconda volta che le chiedevano di scendere dalla linea 14 con cane. La prima volta era scesa, stavolta inizialmente si è rifiutata. Abita in periferia e non sa in che modo poter girare col proprio cane. Non è che può spendere ogni volta che esce venti euro di taxi».

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