Trieste strega il Granducato, il Lussemburgo inaugura il primo consolato in città

Il giurista veneto Ezio Perillo, già giudice al Tribunale dell’Ue e da molti anni legato al capoluogo rappresenterà il piccolo Stato europeo in Friuli Venezia Giulia: «Regione centrale e strategica»

TRIESTE. Il Granducato di Lussemburgo conquista uno sbocco sulla sponda più orientale dell’Adriatico e una porta verso l’Est Europa. E lo fa con uno dei suoi alfieri più esperti, trait d’union quasi naturale tra questi due angoli del Vecchio Continente, entrambi, seppure in modo diverso, ultra europei. Ezio Perillo, giurista di lungo corso e prestigio a livello internazionale, già giudice al Tribunale dell’Unione europea, veneto, ma con moglie, affetti e casa triestini, è il nuovo console onorario del Lussemburgo in Friuli Venezia Giulia. Anzi, per la precisione, è il primo a rappresentare il piccolo Stato europeo in regione. Complice il fermento che si respira in Porto, gli investimenti legati alla Nuova via della seta e la riconversione di Porto Vecchio, il Granducato ha infatti ritenuto un investimento strategico posizionarsi in questa estremità del Nordest, aprendo, per la prima volta nella sua storia, un Consolato onorario in Friuli Venezia Giulia, in via del Lazzaretto Vecchio 5 a Trieste.

«Trieste e Lussemburgo sono geograficamente molto distanti tra loro, eppure sono realtà fortemente europee, mitteleuropee, che da oggi sono ancora più vicine», spiega Perillo, che ha ricevuto ufficialmente la nomina lo scorso 10 febbraio, per un mandato iniziale di cinque anni. La sua missione è chiara: rafforzare le relazioni economiche, commerciali, culturali e turistiche tra il Lussemburgo e il Friuli Venezia Giulia, che tra l’altro per lui rappresenta una delle tappe fisse della sua «vita nomade» attraverso l’Europa, di cui a tutti gli effetti è - per rimanere in tema di incarichi - “cittadino onorario”. Lo certifica la sua storia personale e professionale, che per decenni lo ha portato a dividere tempo e residenza tra l’Italia e l’estero.

Nato a Treviso nel 1950, Perillo inizia a conoscere da subito il Fvg, dove studia, al Convitto nazionale a Cividale, per due anni. Poi l’Università a Padova, dove si laurea in Giurisprudenza, diventa avvocato e inizia a lavorare come assistente e ricercatore di Diritto civile. Nel 1982 vola in Lussemburgo, per quella che sembrava solo una breve parentesi lavorativa, alla Corte di Giustizia: «Pensavo di rimanerci al massimo un anno, ma ormai sono passati quarant’anni e sono ancora qua», scherza Perillo, che da quel momento in poi inizia la sua cavalcata all’interno dei palazzi europei (dove tra l’altro conosce sua moglie, interprete).

Prima come referendario dell’Avvocato generale italiano, dal 1984 al 1988, poi come consigliere giuridico del Segretario generale del Parlamento europeo (fino al ’93) e poi ancora, sempre in questa Istituzione, direttore degli Affari legislativi, delle Relazioni esterne e, infine, del Servizio giuridico, contribuendo alla creazione dell’Assemblea parlamentare Euromediterranea e di quella Ue-America Latina. Nel 2011, un momento cruciale della sua carriera, quando viene nominato - primo italiano - giudice al Tribunale della Funzione pubblica europea e poi, dal 2016, giudice al Tribunale dell’Unione europea. Incarico che ha portato avanti fino al 2019, quando, giunto alla pensione, ha deciso di continuare a dedicarsi all’amato diritto, ma declinandolo in modo diverso.

Perillo oggi infatti è consigliere dello studio legale Grimaldi e figura tra gli arbitri designati dal Consiglio dell’Unione per dirimere le controversie con il Regno Unito nel quadro della Brexit; partecipa a conferenze e lezioni rivolte in particolare ai giovani. L’ultima sfida, quella che lo aspetta a Trieste (sarebbe già dovuto essere operativo, ma è stato costretto a rimandare ad aprile causa zona rossa).

«In realtà per me non è un arrivo, ma un ritorno - racconta il giurista -. Sono triestino di adozione, col cuore e per convinzione: qui mi sento a casa. Mia moglie, Daniela Amodeo, è triestina. Ci siamo conosciuti a Lussemburgo dove lei lavorava come interprete e ora è presidente dell’Associazione europea degli interpreti e dei traduttori giuridici, e abbiamo deciso di far nascere e crescere lì i nostri figli Francesco e Jacopo, entrambi avvocati e imprenditori, ma le visite a Trieste sono state molto frequenti nella nostra vita, un punto fermo. Tanto che - aggiunge - già quattro anni fa abbiamo comprato un appartamento in città, dove trascorrere i prossimi anni della nostra vita». Casa più che funzionale oggi, con Perillo impegnato nel suo nuovo ruolo di console onorario (il giuramento avverrà tra qualche settimana).

«I legami tra il Friuli Venezia Giulia e il Lussemburgo sono tanti - osserva il neo console - a partire da quelli creati dai tanti friulani emigrati nel periodo compreso tra le due guerre, per lavorare nelle miniere e poi nelle principali attività di sviluppo economico del Lussemburgo, dove molti oggi gestiscono importanti attività imprenditoriali e commerciali. Ma penso anche all’accordo del 2012 tra il Porto di Trieste e le ferrovie lussemburghesi, che ha inaugurato un servizio di trasporto merci diretto, incrementato negli anni e che svilupperà un flusso mercantile importante dall’Alto adriatico al centro dell’Europa. E, ancora, penso al leone delle Generali, da molti anni presente, e con successo, sulla piattaforma finanziaria e assicurativa del Lussemburgo. La posizione strategica del Porto di Trieste rispetto ai progetti di sviluppo della Nuova via della seta e la sua recente alleanza con lo scalo di Amburgo - sottolinea ancora Perillo - sono altri fattori decisivi, che spiegano la scelta del Granducato di aprire in città, e in regione, una nuova sede consolare».

Tra i registi della nomina, oltre ai ministri lussemburghesi degli Affari esteri, Jean Asselborn, e delle Finanze, Pierre Gramegna, anche l’ambasciatore del Lussemburgo a Roma, Paul Dühr: «ritiene che Trieste, il Fvg e Lussemburgo accorciano così le loro distanze - spiega Perillo - per sviluppare ancora di più la loro alleanza strategica». 


 

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