Ruba un cellulare sul bus a Trieste e poi picchia il passeggero
Un giovane è stato arrestato a bordo della linea 6 proveniente da Barcola. Aveva agito assieme a due complici. Presidi sul lungomare come a Muggia

Risse, aggressioni, furti. Spaccio di droga. L’allarme microcriminalità si è ormai spostato da Muggia a Barcola. Dopo l’operazione della Polizia locale, che nei giorni scorsi aveva portato alla denuncia di un cittadino straniero (armato di coltello) sorpreso ad arraffare un cellulare custodito all’interno di un’auto e poi in fuga tra i bagnati della Pineta, emerge un altro episodio: una tentata rapina in autobus con tanto di pestaggio.
Sono le sette di mattina dello scorso 16 agosto quando gli agenti della Polizia ferroviaria sono costretti a intervenire a bordo di un autobus della linea 6, proveniente da Barcola, per fermare un giovane di origini marocchine, senza fissa dimora, che in quel momento sta picchiando un passeggero dopo aver cercato di prendergli il telefonino.
Quando si aprono le porte del bus l’uomo vede gli agenti, si fionda sul marciapiede e scappa lungo le vie del centro, ma i poliziotti lo seguono senza perderlo di vista. Lui, nel tentativo di seminarli, a un certo punto si nasconde sotto a un’auto posteggiata. Gli agenti se ne accorgono e lo arrestano nonostante la sua strenua resistenza.
È nei successivi accertamenti che viene a galla ciò che era accaduto poco prima: il malvivente si era reso protagonista di una tentata rapina a bordo della linea 6 ai danni di un cinquantenne indiano regolarmente residente a Trieste. Quest’ultimo aveva reagito al furto: si era reso conto che il malvivente gli stava portando via lo smarphone e lo ha ripreso. Ne è scaturita una violenta colluttazione. Poi la fuga e l’arresto.
Durante la perquisizione i poliziotti hanno rinvenuto addosso al ragazzo un altro cellulare sottratto a Barcola, il giorno di Ferragosto, a un triestino.
Ma a bordo dell’autobus il ladro non aveva agito da solo. «Dalla visione dell’impianto di videosorveglianza del veicolo – precisa la Questura in un comunicato stampa – la Polfer ha poi identificato altri due giovani marocchini di ventidue e di venticinque anni, residenti in Piemonte e in Veneto e in regola sul territorio nazionale, che avevano concorso all’esecuzione del reato, favorendo l’azione di rapina e la fuga del rapinatore».
L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato portato in carcere al Coroneo mentre i complici sono stati denunciati a piede libero per concorso nel reato.
Il tema della microcriminalità a Barcola e dintorni è venuto a galla nei giorni scorsi durante una conferenza stampa in Questura. Secondo la Polizia, presente ogni giorno con due equipaggi, non c’è una zona del lungomare specifica: sono varie le aree in cui, nell’ultimo periodo, sono stati documentati furti ai danni dei bagnanti, aggressioni tra bande di maranza e piccole rapine. Per non parlare dello spaccio, spesso sotto gli occhi di chi va a prendere il sole.
Anche la Polizia locale presidia la riviera. Lo fa con il personale del reparto motorizzato e del Nucleo interventi speciali. Ed è grazie a questo costante monitoraggio che è stato possibile bloccare lo straniero che nei giorni scorsi aveva rubato un telefonino dentro a una vettura in sosta. Anche lui si era dato alla fuga. Mentre scappava gli era caduto dalla tasca del costume un coltello con una lama di dieci centimetri e mezzo. —
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