Trieste, un piano per gestire il trasporto radioattivo

Vertici in Prefettura per l’arrivo da Vercelli delle scorie che partiranno dal Porto in direzione Stati Uniti
CAS01 - 20021114 - GORLEBEN, GERMANY-CRO - NUCLEARE:GERMANIA; SCORIE : German police officers secure the transport route as trucks transporting nuclear waste arrive at the final destination Gorleben, early 14 November 2002. German environmental activists, some chaining themselves to railway tracks, were able to delay the arrival of a major shipment of highly radioactive nuclear waste from a French reprocessing center. The activists stepped up protests as the delivery of 1,320 tonnes of toxic waste neared its destination at a storage dump in the northern city of Gorleben, playing cat-and-mouse with some 10,000 police officers along the rail route. ANSA / RAINER JENSEN / CD
CAS01 - 20021114 - GORLEBEN, GERMANY-CRO - NUCLEARE:GERMANIA; SCORIE : German police officers secure the transport route as trucks transporting nuclear waste arrive at the final destination Gorleben, early 14 November 2002. German environmental activists, some chaining themselves to railway tracks, were able to delay the arrival of a major shipment of highly radioactive nuclear waste from a French reprocessing center. The activists stepped up protests as the delivery of 1,320 tonnes of toxic waste neared its destination at a storage dump in the northern city of Gorleben, playing cat-and-mouse with some 10,000 police officers along the rail route. ANSA / RAINER JENSEN / CD

Per ora solo un paio di briefing tecnici. Ma a breve partiranno le riunioni operative al Palazzo del governo. Non appena - fa sapere la prefettura di Trieste - saranno arrivate in piazza Unità le specifiche dell’Ispra sulle valutazioni degli eventuali rischi collegati al passaggio lungo il territorio triestino del trasporto su camion di scorie radioattive partite dal deposito Avogadro di Saluggia, in provincia di Vercelli. La spedizione di cinque chili di materiale radioattivo - combustibile nucleare esaurito - è in programma all’inizio di novembre (la data precisa ancora non è stata ufficializzata), come previsto dal Ministero dello Sviluppo economico. Dal Piemonte il carico giungerà via autostrada sino al porto di Trieste, da dove sarà imbarcato su una nave diretta infine negli Stati Uniti. Il materiale rientra infatti nel piano americano di rimpatrio di materie nucleari strategiche di origine statunitense. Pare inoltre che il carico verrà spostato a bordo della stessa nave partita da Capodistria, con altre scorie radioattive già sistematevi sopra in Slovenia e provenienti dall’Austria.

Anche a Trieste la prefettura ha dunque avviato l’iter di organizzazione della parte locale (e conclusiva) del trasporto su gomma. Proprio dal Palazzo del governo giungono rassicurazioni per i cittadini: non vi sono pericoli per la popolazione - spiega la prefettura -, perché si tratta di materiali che viaggiano schermati e garantiti da sistemi di provata sicurezza. Certo, tutte le precauzioni del caso saranno comunque prese: a proposito, in termini di viabilità si profila la soluzione della chiusura temporanea al traffico dei tratti stradali in cui transiterà il Tir, ma solo per i minuti strettamente necessari al passaggio. Il tutto per evitare stazionamenti del carico. Dunque, i disagi alla circolazione dovrebbero essere molto limitati.

La prefettura coordinerà anche l’arrivo della nave dallo scalo di Capodistria, per quanto concerne le operazioni nel porto triestino. Del percorso in mare si occuperanno l’armatore e le capitanerie di porto.

Sembra insomma che il «no» della Regione al transito sul territorio del Friuli Venezia Giulia di scorie radioattive non abbia incrinato di una virgola le intenzioni del governo, che fa riferimento ad accordi internazionali. D’altronde anche lo stesso ministro Corrado Passera aveva confermato nelle scorse settimane che il programma sarebbe andato avanti comunque. Il Comune, dal canto suo, in attesa di comunicazioni formali dalla prefettura ribadisce la linea già espressa dal sindaco Roberto Cosolini, questa volta per voce dell’assessore all’Ambiente Umberto Laureni: «Per la manipolazione e il trasporto di radioisotopi c’è una legislazione tutta speciale con regole iperstringenti, che riteniamo saranno strettamente rispettate. Abbiamo piena fiducia nel sistema: non c’è nessun rischio». (m.u.)

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