Trieste, villa Revoltella ritrova il suo fascino con la fine di tre cantieri

TRIESTE L’acqua che zampilla, i pesci rossi e le tartarughe che nuotano, le prime fioriture. Presenza curata e rigogliosa, la natura fa da contorno ad alcuni edifici e infrastrutture da poco restaurati del parco di villa Revoltella, dove il Comune ha di recente concluso tre cantieri. Questi interventi hanno riportato al loro splendore delle aree del sito di 50 mila metri quadrati che si trova sul colle di Chiadino. Dopo diversi anni di semi-abbandono, dovuti sicuramente anche alla mancanza di risorse, ecco che la residenza del barone torna quasi ai fasti del passato: restano però ancora alcune operazioni non di poco conto da portare a termine, una su tutti la riqualificazione delle scenografiche serre.
Anche il visitatore meno attento non può non accorgersi appena entrato dall’accesso di via de Marchesetti dei lavori di ripristino compiuti proprio di fronte all’ingresso. Trattatasi innanzitutto della pavimentazione, che ha subito un’importante rivisitazione ponendo peraltro fine all’annoso problema dello smaltimento dell’acqua piovana. Il responsabile unico del procedimento e il direttore dei lavori, gli architetti Andrea De Walderstein e Carmelo Trovato, hanno gestito un investimento di circa 200 mila euro. Il progetto ha visto l’inserimento di diverse griglie e pozzetti d’ispezione e il rifacimento di ben mille metri quadrati di cubetti in porfido, posati a coda di pavone, uno a uno a mano. Nella stessa area si può ammirare al contempo il prezioso restauro, in particolare esterno, del costo di 55 mila euro, della chiesa di San Pasquale Baylon in pietra bianca del Carso (direttore dei lavori l’architetto Massimo Mosca), ieri adornata con le palme per celebrare la domenica che precede la Pasqua. Un’operazione simile è avvenuta accanto all’esteso caseggiato che ospita la casa pastorale.
Rientra poi in un altro lotto il restauro della gloriette (chiamato anche tempietto o ninfeo), che si trova proprio all’entrata: grazie a un finanziamento del Bando periferie di 600 mila euro è stato possibile rifare diversi muri di contenimento secondo il progetto di cui sono stati responsabile unico del procedimento l’architetto Lucia Iammarino e direttore dei lavori l’ingegnere Nicola Milani. I tratti riqualificati sono ben visibili grazie ai vividi colori della pietra. Tra questi, la muratura vicino alle serre, dove sono state sostituite anche delle alberature, quella accanto al campo di basket e all’ingresso secondario di via dei Pellegrini. Con 250 mila euro è stata inoltre potenziata la rete fognaria anche per contenere le acque meteoriche e con altri 116 mila euro è stata ultimata l’area parcheggio proprio di fronte al cancello di via de Marchesetti, dov'è posizionata un’isola ecologica. Oltre a queste importanti operazioni di riqualificazione, non mancano, come specifica l’assessore ai Lavori pubblici Elisa Lodi, «una manutenzione ordinaria programmata per il verde e l’area giochi».—
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