Triestina, Mehmeti è tornato

Il presidente è arrivato in città e ha saldato alcune pendenze. Incontro con Godeas e Piscopo
Il presidente Hamdi Mehmeti
Il presidente Hamdi Mehmeti

TRIESTE E alla fine, dopo tanti annunci, Hamdi Mehmeti è arrivato a Trieste. Il presidente della Triestina è giunto in città martedì sera, attorno alle 23. Ha avuto anche il tempo di fare un salto a Villa Nazareth, forse nel tentativo di cercare di sistemare subito qualche pendenza: all’hotel ha trovato i sette giocatori ancora superstiti dell’Unione, ma anche la reception chiusa, vista l’ora tarda. E così ci è tornato ieri, in quella che è stata una giornata molto intensa, nella quale il patron svizzero-kosovaro ha sistemato alcune pendenze, che rappresentano però ancora una goccia in un oceano. Eppure rappresentano un segnale che Mehmeti in qualche modo vuole andare avanti. Anzi, da quello che trapela dalla sede alabardata, sembra che da parte sua non ci sia nessuna voglia di vendere la società. Come detto, ieri Mehmeti si è recato a Villa Nazareth, dove ha trovato un accordo con i titolari, stringendo a quanto sembra anche un’intesa di massima sul futuro, a dimostrazione che il presidente evidentemente non pensa di passare la mano. Dopo un passaggio in banca, Mehmeti si è recato poi con tanto di assegni circolari a San Giovanni, per saldare il premio di presentazione riguardante alcuni giovani alla società di Viale Sanzio: si trattava di una scadenza che, se si fosse trascinata ancora per qualche giorno, avrebbe portato a sicuri punti di penalizzazione. In ogni caso, restano ancora tantissimi i pericoli su questo fronte, considerate le vertenze fatte partire da giocatori e staff e le pendenze col fisco. Poi nel pomeriggio Mehmeti ha convocato in sede Denis Godeas e Luca Piscopo (ne riferiamo a parte), e anche questo sembra tutto fuorchè un segnale di disimpegno.

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