Trova borsa con 6 mila euro e la restituisce

Una vecchietta un po’ sbadata, una borsetta zeppa di soldi e il bel gesto di due cittadini. È una storia a lieto fine quella che ci porta nel rione di San Giovanni, in piazzale Gioberti.

È sulla panchina della fermata dell’autobus a fianco della chiesa, sul lato della bocciofila, che nei giorni scorsi un giovane triestino ha trovato la borsetta. L’ha aperta e si è accorto che dentro c’erano documenti e parecchie banconote. Ben 6 mila e 300 euro in contanti, come si scoprirà poi.

Sulle prime il ragazzo non sapeva bene cosa fare. Ci ha pensato un attimo su e ha deciso di consegnare la borsa alla farmacia “al Galeno”, che si trova nella parte opposta della piazzetta, dove conosce bene il personale. E di cui evidentemente si fida.

«Sì – racconta la signora Federica, farmacista – è venuto qui un ragazzo della zona. Un giovane sempre gentile, disponibile e generoso. L’ho ringraziato, ho preso la borsa e l’ho aperta per capire chi potesse essere il proprietario. Ho visto che c’erano soldi e documenti che sembravano importanti. Documenti di un notaio, mi è parso, e altre carte. A quel punto sono andata a portare la borsetta ai carabinieri di Guardiella. Non mi sono resa conto di quanto denaro c’era... comunque anche se ci fossero stati 5 euro, avrei fatto la stessa cosa. Per me sarebbe stato uguale».

I militari della Stazione di Guardiella hanno ritirato la borsa e hanno contato le banconote: 6.300 euro in tutto. Da dove arrivava quel denaro? Fino a quel momento non si poteva escludere che di mezzo ci fosse un furto o altro.

A quel punto i carabinieri, coordinati dal comandante della Stazione, il maresciallo Salvatore Rispoli, hanno iniziato le ricerche per risalire alla proprietaria e accertare lo smarrimento. Per farlo, hanno passato al setaccio anche i sistemi di videosorveglianza installati sugli autobus che transitano nella piazza. E in effetti la telecamera di un bus ha ripreso la scena di un’anziana che scende, si siede sulla panchina e poi si allontana senza borsetta. I militari hanno quindi rintracciato la legittima proprietaria, un’ottantatreenne, e gliel’hanno restituita. Provvedendo, peraltro, a contattare i familiari.

Tutto quel denaro, come chiarito successivamente, serviva all’ottantatreenne per pagare alcune spese straordinarie. —