Trovato morto nel fiume: è mistero ad Aquileia

Sergio Zanutto, disabile di 69 anni, è stato rinvenuto nel Natissa: l’allarme dato dal nipote che ha notato per primo la carrozzina immersa nell’acqua
Di Elisa Michellut
Bonaventura Monfalcone--foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone--foto di Katia Bonaventura

CERVIGNANO. Era uscito verso le 16 per fare una passeggiata, come al solito. Purtroppo, non è più rientrato a casa. Il suo corpo è stato trovato, ieri sera, poco dopo le 19, nelle gelide acque del fiume Natissa, poco distante dai cantieri Serigi. È morto così Sergio Zanutto, 69 anni, residente in vicolo dei Caeserni 8, affetto da una grave malattia degenerativa che lo costringeva a muoversi a bordo di una carrozzina a motore.

Le cause della morte non sono chiare. Potrebbe essersi trattato di un incidente, ma non si esclude un gesto estremo. Di certo, stando a quanto riferito dalle forze dell’ordine, si sa soltanto che l’anziano era uscito di casa, nel pomeriggio, per fare una passeggiata. Stava percorrendo via Dante Alighieri, che costeggia il corso d’acqua aquileiese. Potrebbe essere caduto in acqua a causa di un improvviso malore, oppure potrebbe essersi gettato volontariamente. Non vedendolo rientrare, comprensibilmente preoccupati, i vicini hanno iniziato a cercarlo.

È stato il nipote a notare la carrozzina del nonno nell’acqua, in via Alighieri, la strada che costeggia il Natissa, proprio davanti a via Roggia del Molino. Immediata, intuendo che potesse essere accaduta una disgrazia, la chiamata ai soccorsi. Sul posto, in pochi minuti, sono giunti i sanitari del 118 e i vigili del fuoco del distaccamento di Cervignano. Sono stati i pompieri, con l’ausilio di un gommone a remi, a fare la macabra scoperta. Il corpo senza vita del povero Zanutto è stato, come detto, trovato all’altezza dei cantieri della Serigi. Stava galleggiando a pelo d’acqua. Una volta portato a riva, il medico di famiglia ha constatato il decesso. Ad eseguire le indagini i carabinieri di Aquileia e i colleghi di Villa Vicentina. Le onoranze funebri Pinca hanno portato la salma nella cappella mortuaria.

Nei prossimi giorni sarà celebrato il rito funebre. Sergio era molto stimato e ben voluto nella città romana, dove abitava assieme ad un’assistente che si prendeva cura di lui. Era da tempo separato dalla moglie e aveva una figlia, Francesca. Amava lavorare il legno. Aveva realizzato moltissime creazioni che ad Aquileia erano molto apprezzate da tutti. La notizia della tragica scomparsa dell’anziano si è diffusa rapidamente nel piccolo centro della Bassa friulana. Il vicesindaco, Luciano Cicogna, conosceva bene Sergio: «Abitava a dieci metri da casa mia – la voce tradisce l’emozione – lo vedevo praticamente tutti i giorni. Era una bravissima persona, un uomo che non aveva mai permesso alla malattia di avere il sopravvento. Amava fare lunghe passeggiate e lavorare il legno. Era veramente molto bravo. Non ha avuto certo una vita facile, eppure il sorriso non gli mancava mai quando incontrava qualcuno per strada. Esprimo, a nome di tutta la comunità di Aquileia, la vicinanza ai familiari».

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