«Furto in gioielleria»: finto carabiniere truffa una anziana a Ronchi

La donna, avvisata al telefono di una presunta rapina in gioielleria, ha mostrato i propri monili al truffatore, poi sparito con l’oro

Luca Perrino
Una veduta di Ronchi dei Legionari, dove è avvenuta la truffa
Una veduta di Ronchi dei Legionari, dove è avvenuta la truffa

«Buongiorno siamo i Carabinieri. C’è stato un furto in una gioielleria della città. Lei ha dell’oro a casa? Un mio collega passerà a controllare di persona nella sua abitazione per verificare che non ci sia della refurtiva». Questo il tenore della telefonata giunta, nei giorni scorsi, ad un’anziana signora residente a Ronchi dei Legionari.

La voce appare convincente e seria, la donna non dubita che la vicenda sia vera. Passa solo un po’ di tempo ed un uomo si presenta alla sua abitazione. Suona alla porta e si qualifica come appartenente all’Arma e lei lo fa entrare.

«Signora, mi scusi dove tiene l’oro?». La malcapitata indica il piano superiore e il malvivente non se lo fa dire due volte. Sale le scale, rovista un po’ in camera da letto e si impossessa di alcuni oggetti. Ricordi di famiglia, ricordi di gioventù. Le parla ancora, lei gli chiede di passargli una sedia perché si sente stanca e, pochi minuti dopo, se ne va a gambe levate. Facendo sparire le sue tracce.

Da lì a poco una parente si accorgerà di ciò che era successo. Un raggiro in piena regola e all’anziana ronchese non è rimasto che sporgere denuncia. Questa volta ai veri Carabinieri. Sconsolata, attonita, sconvolta per quanto le è appena accaduto.

Un episodio non unico nel suo genere, purtroppo. Se ne sentono tanti. Sono spesso, molto spesso loro, a rimetterci. Gli anziani, vittime di raggiri, truffe ed anche furti. Nonostante gli appelli, le raccomandazioni, persino le lezioni che vengono impartite dalle forze dell'ordine che, spesso, organizzano incontri pubblici. Ma ancora una volta c'è chi ci prova e riesce nel suo intento criminale.

Episodi di questo tipo, purtroppo, continuano ad accadere e continuano a mietere vittime proprio tra coloro i quali, in buona fede, non smettono di fidarsi di chi si presenza all'uscio dell’abitazione e, con una scusa, riesce a carpire la loro fiducia. Ancora una volta Carabinieri e Polizia di Stato raccomandano grande prudenza e, all'occorrenza, di avvisare immediatamente il numero unico per l'emergenza, ovvero il 112.

Bisogna prestare attenzione se qualcuno telefona o si presenta a casa, chiedendo del denaro o oggetti preziosi per pagare fantomatiche cauzioni, debiti o acquisti di merce, con la scusa che lo ha mandato un parente: in tutti i casi, rinviare l’appuntamento e contattare immediatamente le forze dell’ordine.

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