Truffa, piena assoluzione per Garlatti
L’avvocato goriziano Bruno Garlatti, 57 anni, è stato assolto dall’accusa di truffa ai danni di una decina di imprenditori friulani vittime di usurai.
«Per non aver commesso il fatto»: questa la sentenza del giudice monocratico del tribunale di Udine Angelica Di Silvestre, che ha accolto la tesi difensiva dei legali di Garlatti, Riccardo Cattarini e Maurizio Conti.
Il pm Lucia Terzariol aveva chiesto la condanna di Garlatti a un anno di reclusione e una multa di 180 euro. È stata stralciata per incompatibilità del giudice la posizione dell’altro imputato, Bruno Amianti, il cui processo è stato fissato per il 28 giugno. E su questo processo incombe la prescrizione.
Secondo il capo di imputazione Amianti in qualità di fondatore, presidente e gestore dell’associazione Snarp e Garlatti, fondatore, socio e legale, si sarebbero procurati con artifici e raggiri un ingiusto profitto ai danni delle persone che si rivolgevano all’Snarp Fvg, in quanto vittime dell’usura o protestate.
Questi imprenditori cercavano assistenza gratuita ma, secondo l’accusa, finivano per corrispondere somme, non documentate, a titolo di quote associative o di rimborso spese all’Amianti e compensi per l’attività legale svolta da Garlatti. Il collegio difensivo ha smontato questo teorema della truffa almeno per quanto riguarda Garlatti perchè mai è emersa la prova che venisse prospettata assistenza legale gratuita alle persone che attraverso lo Snarp si rivolgevano a lui per chiedere assistenza contro gli strozzini. «Sono contento per il collega - ha dichiarto l’avvocato Cattarini - e sono certo che la sua reputazione professionale non sia mai stata intaccata e che la sua posizione si stata definitivamente chiarita».
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