Truffatori con falsi tesserini «Non fidatevi di nessuno»

Stavolta hanno usato la tecnica del falso tesserino, fingendosi agenti, dipendenti dell’Inps o addetti per il controllo dei contattori di luce, acqua e gas. Ma erano furfanti: ladri che fanno leva sull’ingenuità altrui, entrano in casa, approfittano di una distrazione e rubano soldi e preziosi.
Truffe, insomma. E le vittime, come spesso accade, sono anziani. In questi giorni la Questura di Trieste ha ricevuto alcune segnalazioni di raggiri messi a segno direttamente negli appartamenti.
La tecnica del finto distintivo o del documento di riconoscimento viene usata per infondere fiducia alle persone che vivono da sole. E così è stato negli episodi a cui ha dovuto far fronte la polizia.
Un fenomeno, questo, che tende a ripetersi soprattutto nel periodo estivo. Quando cioè i familiari sono via per le vacanze. I truffatori entrano in azione proprio per colpire gli anziani rimasti da soli e i soggetti più deboli e vulnerabili.
La Questura invita la cittadinanza, ancora una volta, a non far entrare in casa sconosciuti per nessun motivo. Solo così si può evitare di incorrere in trappole del genere.
«In tutti i casi - avverte la Questura in un comunicato stampa diffuso ieri - anche quando venisse esposto un tesserino di riconoscimento, si consiglia di chiamare immediatamente il 112, perché normalmente la polizia o altri enti non chiedono di poter entrare in un’abitazione se non in presenza di situazioni particolari o su richiesta dell’interessato».
Il sito internet della polizia di Stato ha messo a disposizione, inoltre, una serie di consigli per gli anziani e i soggetti più deboli. Sono svariate le modalità con cui i criminali tentano di imbrogliare le proprie vittime. Talvolta usano la scusa del finto incidente automobilistico in cui sarebbe incappato un figlio o un nipote in un viaggio all’estero. Un incidente che necessita di soldi immediati per togliere il proprio caro dai guai. Ma sono scuse create ad arte per scucire soldi o gioielli. —
G.S.
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