Tumore al seno, una piaga Interventi in crescita Screening fondamentale

Il tumore al seno è una piaga. Nel 2019 verranno effettuati all’ospedale di Gorizia 150 interventi chirurgici, in aumento rispetto ai 135 dell’anno passato. E il San Giovanni di Dio è al top in Friuli Venezia Giulia grazie al gruppo interdisciplinare che si è arricchito anche del chirurgo plastico. È quanto emerso durante la presentazione, avvenuta in Comune, delle iniziative goriziane collegate al mese della prevenzione di questa patologia: presenti, oltre all’assessore al Welfare Silvana Romano anche Umberto Miniussi della Lilt (Lega italiana contro i tumori), Adelino Adami dell’Andos (Associazione italiana donne operate al seno), insieme a Rosa Benedetic, Giuseppe Stacul (chirurgo del reparto di Senologia chirurgica), Martina Locatelli (dirigente medico della Radiologia di Gorizia e Monfalcone).
La lotta contro il tumore al seno passa soprattutto attraverso la prevenzione e, quindi, con l’attuazione di controlli periodici, aderendo alle campagne dell’azienda sanitaria e agli screening attivati per le donne da 50 a 70 anni. Ma non solo. Se il controllo serve a diagnosticare precocemente la malattia, la battaglia per contrastare la sua insorgenza inizia prima, con un’alimentazione che limiti alcuni cibi.
Nell’incontro, dopo aver sottolineato, in merito alle polemiche sulla presunta obsolescenza dei macchinari per la diagnosi, che in realtà nelle strutture sanitarie isontine e del resto del Fvg le strumentazioni sono tutte all’avanguardia, è stato il dottor Giuseppe Stacul a evidenziare come, secondo le proiezioni, il numero degli interventi per altrettanti nuovi casi di tumore al seno, all’ospedale di Gorizia salirà, nel 2019, a 150, contro i 135 dello scorso anno. Un trend in crescita dovuto, però, anche al fatto che il nosocomio goriziano, in questo settore si presenta davvero come un’eccellenza e, quindi è diventato riferimento per un’area sempre più vasta, con un gruppo multidisciplinare cui si è aggiunto anche un chirurgo estetico.
«Ciò – spiega Stacul – ci permette di programmare meglio gli interventi di ricostruzione, tenendo presente che le operazioni per l’asportazione del tumore sono sempre meno invasive».
Ha parlato di prevenzione la dottoressa Locatelli, insistendo sulla necessità di una diagnosi precoce e invitando le donne dai 50 ai 70 anni ad aderire agli screening attivati dall’Aas e le donne dai 40 ai 50 e dai 70/75 in poi ad effettuare periodicamente i controlli di routine. «Annualmente vengono praticate, nell’Isontino, circa 5 mila mammografie e altrettante ecografie al seno – dice – che ci consentono di scoprire l’eventuale presenza di tumori al seno. È una buona adesione, ma vorremmo che tutte le donne aderissero a queste campagne preventive perché una diagnosi precoce ti salva la vita».
Su questo hanno insistito anche Adami e Miniussi, rispettivamente dell’Andos e della Lilt, illustrando le iniziative che, per tutto ottobre, prevedono, in collaborazione con l’Aas2, degli incontri individuali, gratuiti con gli specialisti senologi, dove ottenere informazioni e chiarimenti per la prevenzione del tumore al seno che saranno effettuati nelle sedi dell’Azienda sanitaria di Gorizia, Monfalcone, Comons, Gradisca e Grado. Si potrà prendere appuntamento fino a domani, dalle 9.30 alle 12.30 telefonando al numero 0481530132 o 3297425525. L’assessore Romano ha confermato che per tutto il mese il castello si colorerà di rosa. –
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