Turismo boom ad Aquileia: + 14%

di Elena Placitelli
AQUILEIA
Bilancio positivo per l’afflusso turistico di Aquileia. Gli arrivi sono aumentati del 4,5% in un anno, mentre i turisti che si sono fermati a pernottare nella città romana sfiorano perfino il 13,9% in più. Questi i dati diffusi da Turismo Fvg per quanto concerne i primi sei mesi del 2011. In linea con l’andamento regionale, anche ad Aquileia sono stati gli stranieri a fare la differenza, mentre calano gli italiani, evidentemente ancora colpiti dalla crisi. In totale però l’afflusso cresce. Complessivamente, da gennaio a luglio sono arrivati 6.829 visitatori, 294 in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Ben 32.288 poi i turisti che hanno pernottato nelle strutture ricettive, con 3949 presenze in più del 2010. Nel commentare il trand positivo, l’assessore regionale alle attività produttive, Federica Seganti, non trascura l’effetto trainante della visita del Papa del 7 maggio scorso. Ma sottolinea soprattutto la scelta della Regione di puntare sul mercato estero: «Sicuramente la visita di Benedetto XVI ha avuto grande rilievo, ma non è stato l’unico elemento positivo. Già dall’analisi condotta lo scorso autunno, era emerso che gli italiani avrebbero fatto più fatica degli stranieri a concedersi le vacanze, puntando a soluzioni più convenienti e a visite “mordi e fuggi”. Da qui la decisione di promuovere le singole località turistiche del Friuli Venezia Giulia direttamente nei Paesi esteri, per esempio nelle metropolitane di Monaco e Vienna. Ne sono usciti vincenti i siti che offrono qualità culturale ed enogastronomica: da qui la buona risposta per Aquileia, che vanta anche il marchio dell’Unesco, che ne certifica il prestigio a livello internazionale».
Nel dettaglio, l’aumento degli stranieri tocca il +15% negli arrivi e il +20% delle presenze. Crescono gli austriaci (+29%), seguiti a pari passo da olandesi e ungheresi (+26%), inglesi (+14%) e tedeschi (+9%), che continuano comunque a rappresentare la fetta più importante dei turisti d’oltralpe. Diminuiscono invece vistosamente gli italiani, almeno per quanto riguarda gli arrivi (senza pernottamento), dove si registra un calo del 12% rispetto all’anno scorso. Il segno negativo è bilanciato dalle presenze, con il +6% di italiani che ha deciso di pernottare ad Aquileia. Significativa anche la scelta delle strutture ricettive: il boom si registra dove il prezzo è più contenuto, come negli agriturismi e nei campeggi (+17%) sia di arrivi che di presenze) o nelle case private, dove gli arrivi sono aumentati perfino del 53%, ancora una volta grazie soprattutto agli stranieri, visto il 33% in meno degli italiani. Calano invece sia arrivi che presenze non solo degli alberghi, ma anche delle strutture ricettive a carattere sociale come l’ostello e i bad and breakfast, con punte negative fino al 14%. Un dato, quest’ultimo, di difficile lettura, visto che solo la soluzione in albergo può essere considerata penalizzante per le tasche. Anche in questo caso l'andamento dipende dalle scelte dei connazionali: negli alberghi è arrivato il 23% in meno di italiani, dei quali ha deciso di passare la notte ad Aquileia il 12% in meno rispetto all'anno scorso.
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