Turriaco spinge le vie in “rosa” Un parco all’astrofisica Hack

A Turriaco un altro spazio pubblico riqualificato viene intitolato a una figura femminile che a suo modo ha segnato il Novecento, per i risultati in ambito culturale e scientifico, ma anche il suo impegno sociale. Così dopo che il nuovo, piccolo spazio verde ricavato all’incrocio tra via Pordenone e via Diaz è stato legato due anni fa al nome della poetessa Alda Merini, ora i giardini di viale Gramsci, sottoposti a un deciso intervento di restyling nell’ambito della sistemazione della viabilità della zona, vengono dedicati all’astrofisica Margherita Hack.
La cerimonia dell’intitolazione, che non comporterà peraltro alcuna modifica ai civici della zona, riguardando solo l’ambito verde, inaugurerà di fatto mercoledì, dalle 18, la rassegna Note di Costituzione. L’ufficialità del momento sarà preceduta, sempre nello spazio verde, dalla lettura-concerto “Gardening, coltivare l’accoglienza” a cura di Fierascena e di Duemilauno Agenzia Sociale.
Per il Comune di Turriaco l’intitolazione dei giardini pubblici di viale Gramsci a Margherita Hack va a sottolineare «il riconoscimento a una donna che ha contribuito in modo rilevante alla crescita della cultura e della scienza italiane e alla diffusione della mentalità scientifica e dell’approccio razionale».
L’iniziativa, però, fonda le sue radici anche «nel grande impegno nella difesa della libertà, della giustizia e dei diritti civili, al suo spirito antifascista e laico, al suo essere anticonformista e alla sua inesauribile passione civile».
Nata a Firenze il 12 giugno 1922, Margherita Hack è stata una delle menti più brillanti della comunità scientifica italiana e luminare dell’astrofisica mondiale. Prima donna a dirigere un osservatorio astronomico in Italia, ha svolto un’importante attività di divulgazione e ha dato un considerevole contributo alla ricerca per lo studio e la classificazione spettrale di molte categorie di stelle.
Nel 1964 diviene professore ordinario, ottenendo la cattedra di astronomia nell’Istituto di Fisica teorica dell’Università di Trieste, dove assume anche l’incarico della direzione dell’Osservatorio astronomico, che rimarrà sotto la sua gestione per più di vent’anni, trasformandosi da ultima realtà italiana per numero di dipendenti e ricercatori e per qualità della strumentazione scientifica, a istituzione di livello anche in campo internazionale.
Convinta animalista, vegetariana fin da bambina, Margherita Hack si è schierata nel corso della sua vita in difesa dei diritti civili, per il riconoscimento giuridico delle coppie omossesuali e per il diritto all’eutanasia.
Turriaco dal canto suo dà seguito con la dedica a Magherita Hack a un’attenzione al mondo femminile attraverso la toponomastica, che pure, come nella maggior parte dei comuni, vede una larga preponderanza di via intitolate a figure maschili. —
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