Turriaco vuole l’area delle feste Offerta di acquisto del Comune

Turriaco non vuole perdere l’Area delle feste, lungo l’ex Strada provinciale 1, sede storica della Festa dell’Unità del paese coinvolta nella liquidazione della Fondazione Isonzo che li gestiva. Il Consiglio comunale nella seduta di giovedì sera (a porte chiude causa misure di precauzione anti coronavirus) ha deciso, del tutto compatto, di partecipare all’asta che sarà avviata dal commissario liquidatore, l’avvocato Nicola Cannone, per l’acquisizione dell’area verde attrezzata.
L’obiettivo? Adoperarla per finalità culturali, come già stabilito e dichiarato dallo stesso Consiglio, che quindi ha dato seguito alla strada imboccata dall’amministrazione comunale all’inizio di gennaio. La normativa nazionale non rappresenta più un ostacolo, mentre la perizia di stima, redatta dall’ingegner Anna Artico su incarico del commissario liquidatore, ha stimato per l’area un prezzo di 20.500 euro già a disposizione nel bilancio di previsione 2020, approvato sempre nell’ultima seduta dell’assemblea. L’acquisizione aprirebbe la strada a varie possibilità, dalla presenza di un punto ristoro com’è stato negli ultimi anni, a luogo dove si propongono sagre e festival (continuando in particolare con Fusi di Rock), centri estivi, laboratori, feste private o comunque momenti di socialità.
Altre aree equiparabili nel territorio comunale non ce ne sono, come sottolineato a gennaio dal sindaco Enrico Bullian, escludendo già in partenza un possibile interessamento dell’ente locale per gli altri beni della Fondazione Isonzo presenti in paese (l’ex Arci e due appartamenti). Il gruppo della Lega ha dato il proprio via libera, comunque, anche al Piano triennale delle opere pubbliche (in larga misura reso possibile dai contributi dell’attuale amministrazione regionale). Il bilancio di previsione è stato invece approvato dalla sola maggioranza di centrosinistra. Un documento contabile in cui, rileva però il sindaco, rimane bassa l’imposizione fiscale (e l’addizionale Irpef continua a non essere applicata) e diminuisce ancora l’indebitamento (gli investimenti si fanno senza accendere mutui). «È significativo, tuttavia, che il principale strumento di indirizzo sugli investimenti pubblici del Comune per il prossimo triennio – afferma il sindaco – sia stato approvato all’unanimità, con l’apprezzato voto favorevole anche dei due consiglieri di opposizione presenti. Questo è un chiaro segnale che, da tempo, si sta lavorando per il paese, attraendo risorse importanti, specie dalla Regione, che ci consentono di attuare interventi rilevanti su viabilità, area sportiva, mobilità sostenibile ed edilizia scolastica».—
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