Tuti: «Per Trieste penso a un cucina diversa»

Da Temporary Restaurant a Permanent Restaurant. Dal Castello di Trussio (Dolegna del Collio) un’Aquila d’oro è pronta a mettere gli artigli sull’Expo Mittelschool di via San Nicolò. Una stella Michelin brilla finalmente nei cieli di Trieste. Giorgio Tuti, il patron di uno dei più blasonati ristoranti del Friuli Venezia Giulia (e non solo), è impegnato a Parigi a degustare i vini francesi. Ma è entusiasta dell’idea di sbarcare con il suo ristorante nel salotto buono di Trieste. «Sono figlio di madre triestina. Triestina pura. E una città che mi piace tantissismo» dice Tuti. L’Aquila d’oro Castel di Trussio, il primo ad essere entrato nell’olimpo Michelin (senza più uscirne) vanta anche un cappello della guida Espresso e due forchette del Gambero Rosso. La manifestazione d’interesse è nata dopo l’esperienza di “ristorante temporaneo” all’Expo Mittelschool nel giugno 2009 («il primo in assoluto» assicura Francesco Razzetti)e diverse collaborazioni come quella internazionale in occasione del vertice G8 di Trieste (l’Aquila d’oro ha sfamato anche i diversi presidenti della Repubblica in visita in Regione, da Cossiga a Ciampi). La scintilla con la città è scoccata con l’Expo Mittelschool e il bando della Cciaa è arrivato a puntino. «Per un posto così ho in mente di fare qualcosa di diverso. Anche magari solo offerto in maniera diversa. Un modo nuovo di fare ristorazione» spiega il titolare dell’Aquila d’oro. Ma non vuole svelare tutte le carte per non bruciare l’effetto sorpresa. «Quello che è certo che è che penso a una cucina alta che valorizzi i prodotti del territorio. Ma soprattutto a un modo diverso di ospitare in funzione turistica».
A fare il tipo per l’Aquila d’oro ci sono addirittura i concorrenti. «”Chapeau”. Tanto di cappello. Un’autentica sorpresa. Mi ha fatto molto, molto piacere» dice Francesco Razzetti. «Sono contenta che ci sia l’Aquila d’oro» aggiunge Rossana Bettini. La White Sheep, insomma, potrebbe anche farsi da parte. «È un riconoscimento del lavoro svolto - dice la giornalista sommelier - . Con l’Aquila d’oro abbiamo fatto con loro il G8. A noi farebbe piacere che fossero loro a vincere. Trieste avrebbe finalmente una stella Michelin in grado di fare scuola agli altri. Una bella sfida».
Lo sbarco dell’Aquila d’oro potrebbe tornare utile anche in vista del concerto di Bruce Springsteen dell’11 giugno al Rocco. per la gioia del sindaco Roberto Cosolini. La cena del “boss”, consumata prima dell’ultimo concerto al “Friuli” di Udine, è stata infatti preparata dagli chef dell’Aquila d’oro del Castello di Trussio. Un meno scacciacrisi a base esclusivamente di carne: da un carpaccio di bue condito con olio extravergine friulano, datteri e misticanza a una rosa di vitella da latte con maionese classica e verdurine. Non proprio alla "Wrecking Ball". (fa.do.)
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