Tutto si gioca sul riavvio del binario
Una quarta proposta, dopo le tre già presentate e per ora senza risposta da parte di Rfi, per la riattivazione del raccordo ferroviario. Il gruppo Casillo, con l’assistenza del Consorzio per lo sviluppo industriale di Monfalcone, sembra le stia tentando tutte per riattivare i binari della zona Schiavetti. E dopo le varie ipotesi, con spese fino a qualche milione di euro, ha incaricato l’impresa ferroviaria che gestisce la logistica del gruppo (70mila carri l’anno) di elaborare una soluzione.
Secondo quanto appreso oltre a investire sul binario che è all’interno dell’azienda Casillo sarebbe disposto a spendere anche per il tratto esterno per elettriìficare almeno 700 metri di binario. Una parte dunque sarebbe coperta con locomotori elettrici, l’altra con mezzi misti elettrico-diesel, e l’area di smistamento per i carri potrebbe essere la zona merci della stazione di Monfalcone.
Per quanto riguarda gli investimenti sul binario Casillo potrebbe rientrare nel tempo con eventuali sconti al canone di manutenzione da Rfi. Ci sono contatti serrati in queste settimane con la direzione centrale di Rfi e si attende una convocazione chiarificatrice ai primi di marzo.
Un punto essenziale quello della riattivazione del binario della zona Schiavetti «strategico non solo per Casillo» ha precisato il sindaco Altran. Il gruppo che ha rilevato la De Franceschi ha spiegato sin dall’inizio che la riattivazione del raccordo è una «condizione imprescindibile» per il rilancio dei mulini e3 la realizzazione di un terminale logistico intermodale che movimenti fino a 6mila carri l’anno. Un investimento complessivo da 8 milioni di euro.
Il problema, e lo ha ribadito la stessa dirigenza Rfi in un recente incontro a Monfalcone è che non c’è un soldo previsto per investimenti nel 2016 nella zona del raccodo Schiavetti, ma nemmeno il rilancio logistico dei raccordi del porto di Monfalcone. All’appello, si tratta di conti fatti a spanne, mancano come minimo 6milioni di euro. E non è arrivata nessuna risposta da parte della Regione (in particolare dell’assessore alle infrastrutture Maria Grazia Santoro) sulla possibilità di eventuali interventi finanziari.
Per quanto riguarda lo stesso problema del raccordo del Lisert e del gestore unico la questione è rimasta aperta anche dopo l’ultimo vertice in Regione dove è stato annunciato che c’è l’azienda logistica pronta a entrare. Ma non ci sono state assicurazioni su prezzo, condizioni, riassunzione del personale che sta lavorando attualmente, e i raccordati hanno chiesto, prima di dare mandato alla stessa Regione a concludere, di visionare la bozza del contratto. (g.g.)
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