Tuzzi: «Quella volta che Andreotti rassicurò Gorizia sull’arrivo di albanesi»

“Visti da vicino” si intitola uno dei libri più noti di Giulio Andreotti. “Visto da vicino” è la testimonianza dell’ex sindaco Erminio Tuzzi e dell’ex direttore dell’Isig Alberto Gasparini.
Tuzzi: «Il Consiglio comunale di Gorizia nella primavera del 1992 con un ordine del giorno mi delegò, come sindaco, a recarmi a Roma per incontrare l'allora presidente del Consiglio Andreotti. Dovevo verificare l’attendibilità dell’asserito arrivo a Gorizia di qualche migliaio di profughi albanesi. Spiegai ad Andreotti che il Comune di Gorizia esprimeva preoccupazione per non poter accogliere tanti nuovi cittadini e assicurare la dovuta integrazione in quanto essendo già di eterogenea identità: italiana, friulana, slovena e di tanti esuli emigrati dalle zone della ex Jugoslavia, sarebbe stato difficile per le istituzioni trovare soluzioni adeguate. Il presidente mi chiese ancora notizie su alcuni conoscenti di Gorizia e in particolare di Antonio Scarano e di Gelserino Graziato suo collega di studi. Poi, dopo alcune telefonate, mi disse: caro sindaco, può riferire al Consiglio comunale che gli albanesi in viaggio, passeranno per Gorizia ma la loro destinazione è in uno dei centri di accoglienza già predisposti in Lombardia. Poi mi confessò che anni prima aveva ammonito Tito che tenere ancora assieme le repubbliche jugoslave era un’illusione. I tragici fatti di qualche anno dopo gli diedero ragione».
Gasparini: «I rapporti miei e dell’Isig con Andreotti e la rivista Futuribili, hanno avuto un lungo cammino, che è sfociato anche nella presentazione al Senato. Andreotti aveva particolare sensibilità per i problemi della politica estera e di tutto quanto riguardava l’area del Mediterraneo e le relazioni internazionali in generale. È un dovere ricordare tutto ciò nel momento triste della sua scomparsa. E a questo ricordo credo che senz’altro si assocerebbe Darko Bratina, che ha goduto di grande stima da parte di Andreotti. Lo ricordo anche a Gorizia per prove di negoziato tra israeliani e palestinesi su Gerusalemme. Ciò successe nel novembre del 2001 all’Auditorium, con il Ministro del governo palestinese Sari Nusseibeh, gli intellettuali israeliani Shlomo Hasson e Menachen Klein, il rappresentante del Vaticano Pier Francesco Fumagalli e il sottosegretario generale dell’Onu Giandomenico Picco. Queste prove di negoziato vennero organizzate anche dall’Isig al fine di creare a Gorizia un Forum permanente delle azioni di pace. Andreotti accettò con entusiasmo il progetto. I risultati di tali prove di negoziato sono stati pubblicati da Futuribili nel recente numero dedicato a “Gerusalemme e il suo futuro, con un prologo a Roma e a Gorizia” .
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