Uccellagione, trovati altri 10 merli e tordi

SAVOGNA. Erano stati fermati nelle prime ore della mattina di sabato scorso lungo la strada del Vallone, all’altezza di Gabria, da una pattuglia della compagnia carabinieri di Gorizia i due fratelli residenti nell’Isontino ai quali era stato contestato il reato di maltrattamento di animali poiché trovati in possesso di tre gabbie contenenti altrettanti uccelli da richiamo in precarie condizioni fisiche e di una serie di attrezzi e strumenti normalmente utilizzati per l’uccellagione.
Successivi accertamenti svolti dai militari dell’Arma del capoluogo isontino, in collaborazione con personale specializzato del Corpo forestale regionale di Pagnacco, hanno consentito di tratteggiare ulteriormente il quadro già emerso essendo stati rinvenuti, nelle abitazioni delle due persone già denunciate, altri 10 volatili tra tordi e merli anche in questo caso detenuti illecitamente senza la prescritta documentazione attestante la legittima provenienza, quasi tutti in precarie condizioni fisiche, con il piumaggio logoro e la coda consumata. Uno di essi si presentava addirittura privo di una zampa.
Tutti chiari indizi del pessimo stato di custodia nel quale venivano tenuti i volatili. Rinvenute, nelle sopracitate abitazioni, voliere ed altre gabbie di minori dimensioni e un notevole numero di reti normalmente utilizzate per la cattura di uccelli. Anche in questo caso i volatili sono stati sequestrati e affidati in custodia al “Centro di recupero animali in difficoltà” di San Canzian d'Isonzo. Già lo scorso sabato, all’interno di un trolley e di uno zaino regolarmente chiusi posti nel vano portabagagli dell’autovettura i militari avevano accertato la presenza di 3 gabbie contenenti altrettanti uccelli da richiamo in precarie condizioni fisiche, privi del prescritto anello inamovibile nonché di un notevole numero di reti e di attrezzi vari del tipo normalmente utilizzato per la cattura dei volatili.
Continua, nel frattempo, la potenziata attività disposta dal Comando Provinciale Carabinieri di Gorizia in materia di prevenzione e contrasto al bracconaggio e all’uccellagione che, proprio in occasione dell’apertura della stagione venatoria, è oggetto di più attento monitoraggio. Decisivo, in tal senso, il prezioso rapporto di collaborazione instaurato tra l’Arma di Gorizia e il Corpo Forestale Regionale.
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