Uffici sguarniti in Tribunale: arrivano 11 impiegati a tempo

Un sostegno al personale delle cancellerie civili e penali del Tribunale di Gorizia arriverà da 3 lavoratori socialmente utili. Il sindaco Ettore Romoli, il presidente facente funzione del palazzo di giustizia Massimiliano Rainieri e il presidente della Fondazione Carigo Gianluigi Chiozza hanno sottoscritto il protocollo d’intesa che permetterà di implementare per 12 mesi la pianta organica del settore amministrativo. Un’ulteriore boccata d’aria fresca arriverà da un simile accordo che sarà nuovamente sottoscritto anche dalla Provincia: in tutto, il Tribunale potrà contare su un numero complessivo di 11 lavoratori socialmente utili. Non è poca cosa dal momento che, come ha ricordato il presidente del Tribunale, «il personale amministrativo è inferiore del 30% rispetto a una pianta organica comunque insufficiente di partenza». E tra pensionamenti e trasferimenti il personale è destinato a ridursi ancora.
Oggi a lavorare negli uffici ci sono 28 dipendenti contro i 42 previsti, il numero non è idoneo per fornire all’attività dei magistrati il necessario supporto e questo non fa che rallentare i processi. A ciò si aggiunga il fatto che il presidente deve farsi carico anche dei problemi amministrativi, in quanto non esiste un dirigente amministrativo e il quadro è quasi completo. In realtà la figura esiterebbe, ma il ministero, dopo aver effettuato la nomina, ha subito messo in aspettativa il dirigente per un presunto problema d’incompatibilità.
Da parte sua, il Comune di Gorizia contribuisce già da tempo al funzionamento della giustizia isontina fornendo il servizio di vigilanza all’ingresso dell’edificio di via Sauro e fornendo alla Procura un agente di polizia locale. Quello della magistratura è l’altro grande problema sottolineato dal presidente. Degli 11 magistrati giudicanti in forza a Gorizia, tra maternità e trasferimenti, ora sono soltanto 5 quelli operativi: «Materialmente non possono farsi carico di tutto», osserva Rainieri ricordando che per i collegi penali si fa ricorso ai giudici onorari.
«La sofferenza del tribunale si manifesta sotto diversi profili – prosegue -. C’è una proporzione anomala tra i 6 pm e i magistrati giudicanti. È interesse anche della Procura avere risposte dai giudici: una procura ipertrofica non serve a nulla se il numero dei magistrati giudicanti non è adeguato». E la paralisi dell’ingranaggio, non ferma purtroppo la prescrizione. Però una luce in fondo al tunnel s’intravvede. In attesa della nomina del nuovo presidente, il suo facente funzione guarda al futuro con ottimismo e annuncia: «Tra primavera e estate potrebbe esserci una ripresa».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo