Uil-polizia: «Tagli irricevibili e pericolosi»

Il Commissariato di Polizia di Duino Aurisina rischia di trasformarsi in una specie di fortino, dal quale respingere gli attacchi del governo che ne vorrebbe la chiusura. Il dibattito visto ieri a Palazzo Galatti, nel corso di una audizione presieduta dalla vicepresidente del Consiglio provinciale Maria Monteleone, si è delineato come una difesa a oltranza. A salire sulle barricate sono state tutte le sigle sindacali di polizia, intervenute a seguito di una mozione presentata a fine marzo dal consigliere Pdl Massimo Romita, alla cui firma hanno fatto seguito tutte quelle dell’opposizione. La questione riguarda l’annunciato piano di ridimensionamento della presenza delle forze di polizia sul territorio provinciale. A farne le spese non dovrebbe essere solo Duino Aurisina.
Il Dipartimento della pubblica sicurezza, organo che dipende direttamente dal Ministero dell’interno, ha creato un tavolo di lavoro che ha il compito di monitorare le diverse province e individuare, in definitiva, dove e come utilizzare la forbice. Il ridimensionamento, il condizionale è d’obbligo, dovrebbe riguardare anche il settore Polizia di frontiera, la Squadra nautica di Duino, la sottosezione della Polizia ferroviaria di Opicina e il Commissariato di Muggia.
«Rischiamo di andare incontro a una Caporetto del modello di sicurezza – ha affermato all’audizione Paolo Di Gregorio, segretario generale provinciale Uil-Polizia –: un arretramento su un territorio di confine che, specie nel periodo estivo, presenta numerose criticità». A conferma di quanto esposto al Consiglio provinciale, De Gregorio ha chiama in causa il questore di Trieste Giuseppe Padulano, citando la sua richiesta, pervenuta solo qualche giorno fa, di aumentare i servizi di copertura della Baia di Sistiana da parte della stessa Polizia. La richiesta di ore strordinarie di lavoro, in questo caso, risulterebbe un controsenso rispetto all’ipotesi di chiusura di un presidio di prossimità come quello di Duino Aurisina. «Consideriamo questo piano di razionalizzazione irricevibile – ha concluso Di Gregorio - perchè risulta assolutamente parziale. Va a toccare solamente la Polizia, mentre rimangono al proprio posto quelle caserme dei Carabinieri che, con pochissimo personale in servizio, hanno la sola funzione di rappresentare una bandierina su una cartina geografica. Non siamo contrari a una seria ottimizzazione delle risorse, che ormai appare necessaria, ma ognuno deve fare la propria parte».
Luca Saviano
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