Un albero per Marisa sui versi di Goethe

Una poesia di Goethe letta con grazia e discrezione. Un gruppo di bambini pronti ad aiutare i giardinieri nell’atto di piantare un alberello. Una piccola folla intenta nel celebrare il ricordo di una persona che non c’è più, ma anche attenta alla vita che “deve sempre continuare”. È stata una cerimonia breve, semplice, ma di forte contenuto, quella che si è svolta ieri nel giardino di via Benussi, per ricordare Marisa Madieri Magris, nel ventennale della scomparsa della scrittrice, e incentrata nel dono al Comune, da parte del Centro di aiuto alla vita “Marisa”, di un albero “Ginkgo biloba”, per arricchire lo spazio verde a cavallo fra i rioni di Valmaura e Borgo San Sergio.
«Questa è una pianta molto antica - ha precisato Nicoletta Giannerini, presidente del Centro “Marisa” - perché le sue origini risalgono a più di 250 milioni di anni fa, molto diffusa in Europa e negli Stati Uniti dopo essere stata importata dalla Cina nel 1750. Siamo perciò alla presenza - ha aggiunto - di una delle piante più antiche nella storia della Terra e l’abbiamo scelta perché essa rappresenta il simbolo della rinascita. A Hiroshima, nel 1945, nel punto in cui fu sganciata la bomba atomica - ha ricordato Giannerini - c’erano diversi esemplari della “Ginkgo biloba”, e nella primavera successiva all’esplosione i monconi di questa pianta furono i primi e gli unici a tornare a generare foglie. Grazie a questa straordinaria capacità di sopravvivere e di rinascere, a noi è sembrata la pianta più adatta a celebrare la grandezza della vita che si rinnova sempre - ha concluso - nonostante gli ostacoli dell'esistenza umana». Poi la lettura della poesia dedicata al “Ginkgo biloba” dal poeta tedesco, con la sottolineatura dei versi che fanno riferimento alla “cosa viva che in se stessa si è divisa”, per esprimere la tensione dell’unificazione degli opposti, che permea la natura e ogni cosa vivente. Claudio Magris ha assistito alla cerimonia in silenzio, rinunciando a intervenire se non per un breve saluto. L’assessore comunale Lorenzo Giorgi, alla prima uscita ufficiale come titolare della nuova delega al volontariato, ha ribadito che «il volontariato nella nostra città è fondamentale. Donare un po’ del nostro tempo agli altri - ha aggiunto - è la cosa più bella che si possa fare oggi».
La presidente della Provincia, Maria Teresa Bassa Poropat , ha osservato che «non c’è nulla di più vivo che donare un albero».
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