Un cavalluccio di Sistiana nella foto marina dell’anno VIDEO: TUTTE LE FOTO PREMIATE

TRIESTE Sfogliare il Guardian e vedere la scritta “Sistiana” fa un certo effetto. Ma fa ancora più impressione, in senso positivo, certamente, continuare a leggere e capire che quella scritta corrisponde alla località in cui è stata scattata l’immagine vincitrice di uno dei più importanti concorsi di fotografia subacquea, il britannico “Underwater Photographer of the Year” (Upy) 2016. A ritirare il premio, una custodia subacquea della Nauticam, di cui gli esperti del settore sanno bene il valore (2000-5000 euro), come fotografo dell’anno è il giovane Davide Lopresti, ligure di nascita e appassionato inizialmente d’immersione e poi di fotografia subacquea da circa dieci anni. Intitolata “Gold”, l’opera raffigura un cavalluccio marino che sembra quasi stilizzato. Un soggetto abbastanza comune in questo ambito. Tanto che, guardando le altre immagini, tutte sembrano molto sofisticate.
Lopresti, oltre a sottolineare comunque l’importanza del bellissimo animale ritratto, spiega che «la particolarità sta non tanto nel soggetto ma nella difficoltà tecnica che ha tempi lunghi e si mischia con un flash per congelare il movimento del soggetto principale, il tutto realizzato grazie a delle attrezzature particolari, tra cui la Nikon D600 e le custodie Nimar che le avvolgono. Il mio obiettivo - aggiunge - era quello di dare alla scena un senso di grazia e di forza allo stesso tempo».
Tra le immagini visionate con l’effetto movimento, «questa - afferma Martin Edge, uno dei tre giurati del premio nato un paio di anni fa, considerato uno dei maggiori maestri influenti della fotografia subacquea e autore della “Bibbia” di questo settore - è stata scattata alla perfezione. Il blu circonda tutti e quattro gli angoli - continua Edge - il che aiuta a mantenere l’occhio del fruitore decisamente focalizzato sul dettaglio del cavalluccio. E i colori complementari del blu e del giallo - conclude - sono decisamente i responsabili del “wow” che quest’immagine ha suscitato in me la prima volta che l’ho vista».
Ospite dei suoi amici del Sistiana Diving, che da diversi anni lo invitano a fare immersioni, Lopresti ha colto l’occasione per fare qualche scatto, che alla fine gli ha portato fortuna per ricevere il prestigioso titolo. Tra le motivazioni che hanno spinto l’autore di quest’opera a realizzare la foto s’inserisce anche il fatto di sensibilizzare, perché no, il pubblico. «Nel corso degli anni - racconta infatti Lopresti - la popolazione dei cavallucci marini del Mediterraneo si è drasticamente ridotta, ma grazie alla sensibilizzazione pubblica e a una significativa campagna di ripopolamento il numero di questi animali si è ristabilito». Progettista navale, ma ancora per poco, Davide a metà anno aprirà con sua moglie uno studio fotografico per dedicarsi interamente a questa sua passione, che comunque gli ha già consegnato molteplici riconoscimenti, rendendolo un nome importante nel settore della fotografia subacquea.
A livello italiano infatti ha vinto, tra i vari, “Città di Venezia” e “OrtonAmare”, e a livello internazionale il “National Geographic” e il “The Great Outdoors Photo Contest”. Davide però si è inserito nella classifica anche tra i più lodati per un’immagine che ritrae alcune persone durante una gara di nuoto in mare, che hanno il compito di girare attorno all’isola di Bergeggi, in Liguria, per una distanza di sei chilometri. Tra i vari scatti dei partecipanti della competizione, i migliori ottanta trovano collocazione in un libro pubblicato dagli organizzatori dell’Upy, che si può scaricare gratuitamente dal loro sito.
Si scopre così che le provenienze risultano essere tra le più varie: Sud Africa, Russia, Messico e tante altre. E compaiono anche diversi italiani, oltre a Lopresti, tra cui Fabio Galbiati, che sull’isola indonesiana di Bangka ha immortalato una mangrovia al tramonto. Dal mar Ionio, dove Gianni Colucci faceva immersione in una notte di luna piena, deriva una coppietta di cavallucci marini che si tengono per la coda.
Proprio dalle nostre parti, nel golfo di Fiume, Adriano Morettin ha ripreso invece un gamberetto del genere Periclimenes. Il gamberetto arlecchino è il soggetto di Matteo Visconti, direttamente dall’Indonesia, da dove anche Paolo Bausani ha ritratto un pesce pappagallo. Da Fabio Russo un polpo del mar Mediterraneo.
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