Un cenone di San Silvestro da tutto esaurito Nei menù regina assoluta la Rosa di Gorizia

Ristoranti prenotati già da mesi all’insegna dei piatti locali. Ultima chiamata per i ritardatari. E a Capodanno si chiude 
Bumbaca Gorizia 30.12.2019 Ristorante da Majda © Foto Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 30.12.2019 Ristorante da Majda © Foto Pierluigi Bumbaca

la curiosità



Una clientela in parte autoctona e in parte foresta assalterà questa sera i ristoranti cittadini per cene e cenoni di San Silvestro. Trovare posto a poche ore all’inizio del 2020 è un’impresa. E, a sondare questo e quel locale, la domanda di prodotti del territorio è stata piuttosto insistita. «Per il cenone con menù ad hoc del 31, siamo già pieni da oltre un mese, mentre il primo siamo chiusi – dicono alla Luna –. Anche questa volta abbiamo un occhio di riguardo per i prodotti tipici: cerchiamo di usare solo quelli e a San Silvestro non si fa eccezione. Inoltre, in questo periodo di turisti ce ne sono tanti e c’è una particolare richiesta di specialità locali. La Rosa di Gorizia, per esempio, ormai la conoscono tutti e tutti la vogliono, ma si possono ricordare anche la jota, gli gnocchi di pane, “il” strucolo in straza». Lo stesso discorso vale per Majda: «Siamo esauriti da un bel po’; il primo, invece, saremo chiusi – fanno sapere dal locale di via Duca d’Aosta –. Cominceremo con un brindisi in enoteca, poi ci sarà il cenone in ristorante. Il menù è stato proposto dai nostri clienti, che hanno domandato prodotti tipici, assai richiesti in questo periodo. Così, faremo il toc’in braide, la tartara, i filettini con le erbe del Collio, le patate in tecia, il cotechino; e non mancherà la Rosa di Gorizia, che suscita sempre grande curiosità».

Nel continuare una panoramica su ciò che offrono i ristoranti cittadini stasera, anche Ai Tre Soldi goriziani non c’è più posto. «Avremo piatti un po’ particolari, ma, come facciamo da anni e come i nostri clienti prediligono, sarà una cena libera, non a menù fisso – dice la signora Adriana, titolare del locale –. Siamo esauriti da parecchi giorni. In genere, abbiamo sia carne sia pesce, ma, per stasera, più pesce che carne. E, tra i prodotti tipici, ci sarà la Rosa di Gorizia, che utilizzeremo per i ravioli. Quest’anno, per il momento, di Rosa non ce n’è molta, ma per i ravioli quella che ho trovato è sufficiente».

«Per il cenone di San Silvestro siamo pieni da inizio dicembre, mentre il primo chiudiamo – raccontano, poi, alla Vecia Gorizia –. Abbiamo pensato a un menù fisso di pesce con una preponderanza di antipasti. I nostri clienti non hanno domandato in maniera particolare prodotti del territorio, anche se cerchiamo sempre di inserirli: certo, con il pesce, sempre legato alle condizioni del meteo, proporre alcune specialità locali, è un po’ complicato. La Rosa di Gorizia? Volevamo inserirla nel primo piatto, ma ci sarà come contorno, in considerazione di alcuni clienti che vengono da fuori città».

Ancora due locali, Al Chiostro e Mediterraneo, e ancora due “sold out”: «Siamo già esauriti. Per l’occasione, abbiamo pensato a un menù fisso, basato soprattutto su specialità locali» dicono dal ristorante di piazza Sant’Antonio, mentre «Per il cenone del 31 siamo pieni da circa una settimana – fanno sapere dal Mediterraneo –. Il menù è fisso e non tiene in particolare considerazione alcuni prodotti locali, al di là dei vini del Collio. Il nostro è prevalentemente un ristorante di pesce e, altre eccellenze del territorio come la Rosa di Gorizia, non ci sono state domandate dalla clientela. Abbiamo quindi come sempre assecondato i suoi gusti». Chi cerca trova, tuttavia: quanti stasera non vogliono proprio cenare a casa, qualche alternativa ce l’hanno. Per esempio, qualche posto libero al Rosenbar c’è ancora: «Quest’anno, non c’è stata una particolare richiesta per il cenone né in termini di prenotazioni né di prodotti tipici, a differenza del Natale, quando ci è stata domandata, per esempio, la Rosa di Gorizia che abbiamo inserito nei menù. La nostra impressione è che per Capodanno in molti, anche per il clima favorevole, abbiano preferito andare in vacanza. Così, stasera abbiamo ancora qualche posto: sarà una cena a menù fisso, per quanti non vogliono fare le ore piccole; era una formula pensata per coloro che vogliono poi festeggiare il nuovo anno in piazza Vittoria». Dal Rosenbar viene poi una proposta: «Sarebbe opportuno, nel 2021, pensare a un brunch, a una colazione ritardata “alla goriziana” per quanti hanno trascorso la notte fuori e rinnovare gli auguri». Fra un anno ne riparliamo. —



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