Un commissario al Consorzio Aussa Corno

L’ipotesi al vaglio dell’assemblea dei soci di domani. Determinante l’atteggiamento di Provincia e Cdc

Importante riunione, domani, sul futuro del Consorzio Aussa Corno. E' stata, infatti convocata l'assemblea dei soci e determinante sarà l'atteggiamento di Provincia e Camera di commercio che dovrebbero chiarire la loro disponibilità a “salvare” finanziarimente il Consorzio, con l'innesto di nuovi fondi oppure se intendono perseguire altre strade. Fino a qualche giorno fa si ipotizzava che proprio i soci maggiori avrebbero potuto non presentarsi evitando così all'assemblea di raggiongere il n umero legale, mettendo così la Regione in condizione di nominare il commissario, che, secondo indiscrezioni potrebbe essere il dirigente regionale Dario Danese. Oggi, però, la situazione sembra di nuovo in movimento e potrebbe esserci qualche colpo di scena dell'ultima ora, con la nomina di un nuovo consiglio di amministrazione. Tutto, quindi, è ancora possibile, Se dovesse arriva il commissario starebbe in carica sei mesi, ma potrebbe essere riconfermato fino alla soluzione delle problematiche contingenti relative alla situazione debitoria dell'Ente, che potrebbe essere risolta con l'ingresso nella compagine societaria dell'Interporto di Cervignano, oltre che portare avanti le opere infrastrutturali che il Consorzio è deputato a realizzare, dragaggi del Corno compresi.

La Regione, peraltro, non avrebbe problemi a diventare regista del piano per il rilancio della zona industriale Aussa Corno, area definita strategica per il Friuli Venezia Giulia, che parta dalla soluzione delle contingenti difficoltà finanziarie del Consorzio Ziac, per arrivare ad concrete azioni per un nuovo sviluppo dell'area.

«Non c'è solo un aspetto contingente, per superare l'attuale momento di difficoltà finanziaria - ha più volte ribadito la presidente del Fvg, Debora Serracchiani –, ma vi è anche la necessità di un piano di rilancio di un'area strategica per il Friuli Venezia Giulia, dalle grandi potenzialità. La situazione è però difficile e complessa per cui l'ipotesi di commissariamento, appare la più praticabile».

Quasi in risposta il presidente della Provincia, Pietro Fontanini, aveva rimarcato l'importanza che «la Regione aiuti il Consorzio a superare questo momento di difficoltà perchè ne va dello sviluppo industriale della nostra provincia e dell'intero Fvg. Auspichiamo che a questa zona industriale venga riservato lo stesso trattamento assegnato ad altre realtà. L'amministrazione provinciale è disponibile a una ricapitalizzazione per un importo di 2 milioni di euro, a patto che venga preservato l'equilibrio nella parte pubblica dei soci che deve rimanere maggioritaria. La Provincia ha inoltre intrapreso altre misure per dare un futuro all'Aussa Corno:la modifica allo statuto del Consorzio e alla rinuncia dell'acquisito delle quote della Fondazione Crupp per favorire l'ingresso dell'Interporto di Cervignano e quindi di nuovi capitali a rafforzare la posizione della realtà consortile anche in funzione del progetto di rilancio».

Francesca Artico

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