Un “innovatore” che ha fondato un impero
Giovanni Arvedi, il fondatore dell’omonimo colosso siderurgico, nasce a Cremona nel ’37 da una famiglia di antica tradizione nel settore della lavorazione e del commercio dei metalli. Nel 1963 inizia la sua carriera imprenditoriale fondando le sue prime due aziende, una commerciale (Arvedi Commercio) ed una produttiva (Ilta), che utilizza le tecnologie più moderne per la fabbricazione di tubi saldati in acciaio al carbonio, tecnologie che nel 1970 estende alla produzione, allora specialistica, dei tubi in acciaio inossidabile. La crescita prosegue nel 1973 con la realizzazione a Cremona dell’Acciaieria Tubificio Arvedi, stabilimento dotato delle tecnologie più avanzate per la produzione di acciaio e di tubi laminati a caldo, e agli inizi degli anni ’80, con l’acquisizione dal Gruppo Falck della Celestri. Nel 1984 gli viene conferito dal Presidente della Repubblica il titolo di Cavaliere del lavoro. Il punto di svolta che determina un cambiamento di ruolo è del 1992 quando entra in funzione il rivoluzionario progetto dell’Acciaieria Arvedi a Cremona che utilizza una tecnologia innovativa, basata su idee originali sorte ed elaborate proprio da Giovanni Arvedi, per la produzione di laminati piani in acciaio. Negli anni Arvedi ha fondato e sviluppato varie società operanti nel settore della laminazione, della produzione e della trasformazione di prodotti siderurgici, dando lavoro a duemila dipendenti, con un fatturato annuo consolidato di oltre 1.400 milioni di euro.
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