Un messaggio di pace dagli strumenti di guerra nei presepi di Pacori

Strumenti e immagini di guerra che diventano messaggi di pace. Questo il significato di un particolare presepe inaugurato nell’atrio del municipio, alla presenza di vari esponenti del Comune e della Prefettura, con l’accompagnamento dei cori degli alunni della scuola media in lingua slovena “Ivan Trinko”.
“Bambini nel mondo” è il titolo dell’installazione in metallo realizzata dal goriziano Sergio Pacori riciclando bombe e oggetti bellici, con lo scopo di far capire alle nuove generazioni la fondamentale importanza del mantenimento della pace in qualunque parte del pianeta. Nato a Gargaro il 2 marzo 1933, l’artista vive e lavora in città, dove si è trasferito dopo la Seconda guerra mondiale. La sua passione per il ferro lo porta a creare opere di suggestivo impatto, utilizzando i residuati bellici rinvenuti sul Carso goriziano.
L’inaugurazione del presepe, parte del cartellone “Gorizia 18/18”, non era l’unica della mattinata. Nel parco municipale si è tenuta infatti una piccola cerimonia per la scopertura della scultura lignea “Ritorno a casa”, anche qui con l’accompagnamento dei cori degli studenti della Trinko, in collaborazione con l’Usci della provincia di Gorizia. Sono stati scelti vari brani come espressione di più lingue che hanno emozionato e fatto applaudire un pubblico piuttosto nutrito. L’opera, realizzata dall’artista Sisto Lombardo su incarico dell’associazione Skultura 2001, è stata presentata da Mario Brescia. Di imponenti proporzioni, ritrae il ritorno di un padre al cospetto dei suoi cari dopo tanto tempo. Un bambino piccolo appare seminascosto rispetto agli altri soggetti, a testimoniare i tanti che vissero un lungo distacco dal proprio genitore a causa della guerra. Una distanza che portò molti bambini quasi a non riconoscere più il padre-soldato ormai restituito alla vita civile. Sisto Lombardo è un artista di origini siciliane che vive e lavora a Biella. La sua attrazione per la natura lo porta a manipolare varie essenze lignee che vengono da lui esaminate nella loro semplicità e complessità.«È affascinato dal profumo che si sprigiona dalla materia che lavora e quando il legno prende forma tra le sue mani, egli ha la conferma che esso è vivo e continuerà ad esserlo per sempre», scrive una suggestiva nota di presentazione sull’autore.
Alle due cerimonie, presentate dal sindaco Ziberna, il viceprefetto Antonino Gulletta ha ricordato che oggi alle 11.30 verrà inaugurato un altro presepe, sempre di Pacori, all’interno del Palazzo del Governo. In generale di presepi a Gorizia e dintorni nel prossimo periodo non ne mancheranno. È già disponibile un doppio allestimento nel Monastero delle Clarisse, con due presepi di cui uno di notevoli proporzioni, ospitato in una casetta di legno. Ma da Natale si potrà visitare anche quello che verrà posto nella Chiesa di Santa Maria Assunta (dai Cappuccini) in piazza San Francesco, una scenografia pensata ogni anno per essere sempre nuova e unica, con grandi statue in gesso e la riproduzione delle varie fasi del giorno e della notte. A Lucinico comparirà poi una curiosa creazione in un’abitazione privata (in via Udine, 51), visitabile dal 25 dicembre fino all’Epifania. Sarà una ricostruzione di una caratteristica borgata rurale innevata degli anni Trenta, impreziosita da scene di vita quotidiana in movimento. —
E.M.
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