Un nuovo centro civico nel rione di Valmaura

L’annuncio di Lobianco in commissione: «Struttura operativa dal prossimo anno» Sportelli ricavati nel palazzo in mattoni rossi già utilizzato da TriesteTrasporti
Foto Bruni Trieste 08.07.16 Consiglio Comunale-la nuova giunta-,Giorgi e Lobanco
Foto Bruni Trieste 08.07.16 Consiglio Comunale-la nuova giunta-,Giorgi e Lobanco
L’appuntamento è fissato per il prossimo anno. Nel 2018 Trieste avrà un nuovo centro civico - il terzo in città, dopo quelli di via del Teatro Romano e via Locchi, a cui si aggiungono poi gli sportelli decentrati di Opicina e Prosecco - che sarà realizzato in via dei Macelli, nel rione di Valmaura. L’annuncio è stato dato ieri dall’assessore comunale Michele Lobianco, nel corso della seduta della prima commissione consiliare presieduta da Antonio Lippolis.


Punto di partenza dei lavori dei commissari, l’analisi dell’attività svolta nei mesi estivi dagli altri centri civici. «Quest’anno abbiamo dovuto sospendere per due settimane l’attività negli spazi di via del Teatro Romano - ha esordito Lobianco - perché si sono accavallate assenze di vario tipo fra il personale addetto. Ma in futuro - ha detto - il servizio assicurato ai cittadini, per quanto concerne i Centri civici, sarà decisamente migliore e più articolato. A potenziare la rete a disposizione della cittadinanza - ha precisato Lobianco - ci sarà appunto anche nuovo centro civico previsto vicino allo stadio Rocco. Sarà infatti ricavato all’interno della palazzina in mattoni rossi, di proprietà del Comune che, per tanti anni, è stata utilizzata dalla Trieste traporti. Sono in programma a breve - ha continuato l’assessore - i lavori di ristrutturazione e ammodernamento del palazzo, al termine dei quali avremo un nuovo centro civico che andrà ad aggiungersi ai quattro già operativi, cioè quello già citato di via del Teatro Romano e quelli di via Locchi, di Opicina e di Prosecco».


E le novità operative per quanto riguarda la macchina comunale non finiscono qui. Nell’attesa di vedere realizzato il progetto comunale Salvatore Porro, Lobianco ha detto infatti di aver già avviato quella che lui stesso ha definito «là più potente operazione di mobilità interna mai avutasi in Comune. Ho irrobustito il settore anagrafe con una decina di persone nuove - ha sottolineato - riorganizzando il lavoro e innovando il sistema. Auspico che sempre più spesso si utilizzi lo sportello online per professionisti, ma puntiamo anche alla creazione di un altro ufficio aperto al pubblico dentro al palazzo dell’Anagrafe, al quale qualsiasi cittadino si potrà presentare su appuntamento per le autentiche».


Nel corso della seduta, l’assessore Carlo Grilli, chiamato in causa dalla lettera di un cittadino sulla qualità dei servizi sociali in città, con particolare riferimento al “Gregoretti”, ha ribadito che «il livello garantito è superiore ai criteri previsti dalla Regione» e che «tutto il personale è all'altezza». L’esponente dell’opposizione, Fabiana Martini, ha poi chiesto, anche a nome di altri otto consiglieri del centrosinistra, l’intitolazione di un sito al premio Nobel Abdus Salam, fondatore del Centro internazionale di Fisica di Miramare. «La sua attività - ha affermato Martini - ha contribuito a mettere Trieste al centro della scienza mondiale, posizione ancor più significativa nella nomina della città quale capitale europea della Scienza 2020». Lobianco ha accolto la proposta: «Sceglieremo - ha detto - un momento significativo per l’intitolazione». Per quanto concerne la scelta del sito, con ogni probabilità esso sarà individuato all’interno del comprensorio del Porto vecchio.


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