Un parco ornitologico alle porte di Parenzo

PARENZO. Un parco ornitologico alle porte della città. È il grande sogno - che pare avere ottime prospettive di diventare realtà - di Bernard Kranjec, residente a Parenzo, e di sua moglie Andjelina, originaria di Visignano. Entrambi grandi appassionati di ornitologia, i coniugi hanno già compiuto il primo grande passo: alla fine di un percorso amministrativo piuttosto complicato durato tre anni, sono riusciti ad avere in affitto per cinque anni un’area di tre ettari in un boschetto nei dintorni del borgo periferico di Cervera, dove intendono collocare una trentina di voliere che ospiteranno 200 specie di uccelli esotici, principalmente pappagalli e autoctoni, per i quali ultimi inizialmente si punterà sulle varie razze di fagiani. «Comunque sulla tipologia degli uccelli che ospiteremo - spiega Bernard - è necessario il disco verde del ministero per la Tutela dell'ambiente, con il quale siamo in contatto. Il parco sarà totalmente sostenibile - aggiunge - senza cemento né asfalto, mentre l’uso del metallo sarà limitato alle voliere».
Al momento i coniugi tengono in casa sei stupendi pappagalli e con tre di essi - Tiago, Rio e Loro - passeggiano regolarmente sulla riva di Parenzo. Bernard - che di mestiere fa l’elettrotecnico - dice di essere in trattative con la Banca croata per la ricostruzione e lo sviluppo al fine di ottenere un mutuo agevolato, e di avere già ricevuto il supporto per il progetto dalla Regione istriana, dal Municipio e dall'Ente locale di soggiorno. «Sono molto felice - aggiunge - che il nostro progetto venga ritenuto interessante e utile anche in chiave turistica, poiché il parco ornitologico andrà ad arricchire l'offerta del parentino». Andjelina aggiunge che l’area sarà a disposizione delle scolaresche e dei bambini degli asili per visite guidate e lezioni sul posto sul mondo dell’ornitologia.
Intanto i coniugi Kranjec hanno rinunciato alle ferie estive per promuovere giornalmente il loro progetto sulla riva di Parenzo. Testimonial della campagna sono i loro tre pappagalli chiacchieroni, che intrattengono e fanno divertire i passanti. «Praticamente tutti i passanti e villeggianti appoggiano il nostro progetto - dicono - vogliono farsi fotografare con i nostri pappagalli e ci fanno donazioni simboliche che alla fine risulteranno preziose». L’obiettivo dei coniugi è quello di arrivare al prossimo primo maggio come data di apertura del Papago park, come è stato battezzato il progetto. (p.r.)
Riproduzione riservata © Il Piccolo