Un premio a Chiara, Sara e Luca nel nome del “prof papà” Lucio
i riconoscimenti
Chiara Bulich (sezione A), Sara Kaluza (B) e Luca Fait (C). Sono i tre ragazzi che alla chiusura delle lezioni, prima degli esami di terza media, hanno ricevuto una borsa di studio come riconoscimento del loro grande impegno scolastico. Complessivamente il Comune di Muggia ha erogato una somma di 900 euro in memoria di Giovanni Lucio, preside della scuola media Nazario Sauro per nove anni scolastici, dal 1988 fino alla sua prematura scomparsa, il 21 gennaio ’97.
«Le borse di studio “Giovanni Lucio” hanno l’evidente intento di valorizzare gli studenti che si applicano con dedizione, divenendo un esempio anche per i propri compagni. Non possiamo che essere orgogliosi di poter riconoscere il valore di questi giovani muggesani. Mi congratulo con loro, con le loro famiglie e gli insegnanti, che sono sempre pronti a sostenere e guidare gli studenti anche nei momenti di difficoltà», così l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Muggia Luca Gandini. «Queste borse di studio - questo il commento del sindaco di Muggia Laura Marzi - vogliono essere un sostegno concreto a proseguire il proprio percorso scolastico e al contempo un segno tangibile dell’apprezzamento per l’impegno e la serietà, oltre che per le capacità personali. Ai giovani studenti premiati vanno le mie più sincere congratulazioni a nome dell’amministrazione e della città di Muggia».
Durante la cerimonia sono stati ricordati per l’appunto la figura di Giovanni Lucio e «i valori che hanno ispirato la sua opera: è stato una guida per chi lavora nella scuola con passione, impegno, umanità, modestia, la sua azione didattica ha segnato la storia delle scuole di Muggia».
Nella media, in cui ha fatto nascere il “tempo prolungato”, Lucio ha creato infatti le condizioni per aprire la scuola anche di pomeriggio, ha suggerito iniziative che ancora oggi vivono, come il giornalino scolastico, ma ha anche insistito sulla centralità e sul ruolo delle scuole di Muggia rispetto al territorio, grazie alla rete di relazioni che ha contribuito a creare con il Circolo didattico, il Comune e gli altri enti. In tale contesto sono significative le parole scritte proprio da alcuni alunni in occasione della sua scomparsa: «Lucio ha fatto sì che nella scuola si respiri un’aria serena tra alunni e insegnanti, facendo di un ambiente in genere odiato dai ragazzi un posto dove divertirsi imparando nello stesso tempo. Da quel giorno l’abbiamo considerato sempre un po’ come un secondo papà, soprattutto perché abbiamo capito che ci voleva bene come un papà». Durante la cerimonia c’è anche stato un momento di altissima commozione nel ricordare l’insegnante Tiziana Magnoni, scomparsa a inizio anno. A tutti i ragazzi delle sue classi è stata regalata una copia del suo libro preferito – “Il Piccolo principe” – con un segnalibro che riportava una delle sue frasi.—
Ri.To.
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