Una bella torta “a sorpresa” per gli 80 anni di don Fausto

Ottant’anni al servizio delle comunità, di diverse comunità dell’Isontino. Anche Mossa ha voluto celebrare quest’importante tappa della vita di don Fausto Furlanut.
Il sacerdote era presente al Triduo dell’Assunta nel piccolo paese isontino e ha donato la sua parola sempre calda e efficace.
Poi, in canonica, una quarantina di persone lo hanno festeggiato per gli ottant’anni con un brindisi e il taglio della torta. Una festa a sorpresa e un momento di forte convivialità e di affetto nei confronti di un parroco che ancora in molti ricordano con affetto e stima a Mossa.
Don Fausto però non è patrimonio soltanto della comunità mossese o solo di Cormons e di Dolegna del Collio: in 55 anni di sacerdozio, infatti, ha girato davvero tutta la provincia. Il primo impegno pastorale risalì al 1963 come cappellano della parrocchia del Duomo di Gradisca d’Isonzo. Quindi, passò due anni a Pieris e quattro alla parrocchia di largo Isonzo a Monfalcone.
Nel 1970 gli venne affidato il primo incarico come parroco dall’allora arcivescovo monsignor Pietro Cocolin: a Moraro restò per due anni, prima di mettersi in cammino per la vicina Mossa, dove mise quasi radici. In quella comunità, don Fausto è rimasto, infatti, per quindici anni: nel 1987 venne, quindi, trasferito a Gradisca d’Isonzo alla parrocchia di San Valeriano, dove restò per un periodo di sette anni, prima di rifare le valigie verso San Pier d’Isonzo, dove si fermò per altri tredici anni.
Nel 2007 il viaggio verso Cormòns, dove è diventato un vero e proprio punto di riferimento imprescindibile per il parroco monsignor Paolo Nutarelli prendendosi a cuore soprattutto le situazioni dei più anziani e della comunità di Dolegna del Collio, rimasta priva di guida spirituale dopo la morte dell’amato parroco don Silvano Pozzar, con il quale condivideva il paese d’origine, Fiumicello. —
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