Una caccia al tesoro con i ricreatori
Un patrimonio unico. Una realtà assolutamente inedita in Italia (anche perchè rientra tra le donazioni dell’Austria). Sono i ricreatori comunali. Quelli che l’area Educazione del Comune e il Lions Host di Trieste intendono valorizzare attraverso una serie di iniziative accompagnate dal motto «guardare al passato per costruire il futuro». L’appuntamento clou, «conclusione ideale di un percorso didattico-educativo che ogni anno prevede in primavera momenti di aggregazione e di festa», come illustrato nel corso di una conferenza stampa, è in programma martedì prossimo in piazza Unità, dalle 16.45 alle 18.45, quando i bambini e i ragazzi dei 12 ricreatori cittadini (Brunner, F.Savio Stuparich, Cobolli, Gentilli, Ricceri, De Amicis, Padovan, Pitteri, A.Frank/SIS, Collodi, Lucchini, Nordio) si ritroveranno tutti assieme, con gli educatori e i volontari, per una giornata all’insegna del gioco e dello sport con caccia al tesoro finale (che in caso di maltempo si svolgerà il 27 aprile). A seguire ci sarà una lotteria a scopo benefico. Un’altra iniziativa importante è la mostra “itinerante”, che sarà inaugurata il 26 aprile alle 17 al ricreatorio De Amicis e che ripercorrerà con immagini e reperti la storia dei ricreatori. La mostra sarà riproposta in una sede diversa ogni 15 giorni, accanto ai laboratori didattici organizzati da tutti i ricreatori. Le iniziative, presentate ieri in Comune dall’assessore Antonella Grim, vogliono mettere in risalto questo «grande tesoro». «Invadere piazza Unità - ha detto Grim - è un modo per rendere sempre più protagonisti i ricreatori e le opportunità di crescita che offrono ai giovani». Il presidente Treu ha invece messo in evidenza il ruolo del Lions Host la cui missione, fin dal lontano 1917, è il volontariato a fini benefici. Tra le attività svolte quest’anno dal sodalizio triestino una raccolta alimentare in tutti i supermercati e una raccolta di indumenti invernali poi consegnati alla Caritas, oltre a una conferenza alla Sissa per le scuole superiori cittadine, a cui hanno partecipato ben 700 studenti. Inoltre, ogni anno, al 31 dicembre, al teatro Bobbio viene proposto un programma di intrattenimento vario (musical, operette, maldobrie ecc), il cui ricavato di fine 2015 è stato devoluto alla Comunità di Sant’Egidio e all’Unione italiana ciechi. (f.b.)
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